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HomePolitica Il Referendum Atac: fallito il quorum, alle urne solamente il 16%

Referendum Atac
Fallito il quorum
Alle urne solo il 16%

I radicali protestano: "Molti respinti"

La Raggi: "L'azienda resta ai romani"

di Camilla Canale12 Novembre 2018
12 Novembre 2018

Non è stato raggiunto il quorum del 33,3% nel referendum, indetto dai radicali, sulla messa a gara del trasporto pubblico di Roma. Ieri, i cittadini della Capitale sono stati chiamati al voto sulla liberalizzazione della gestione dei mezzi pubblici, attualmente gestito da Atac. I risultati sono stati deludenti. Alle urne si è recato solamente il 16,4% degli aventi diritto, soprattutto della zona di San Lorenzo, dei Parioli e del Centro Storico. Tra questi, il 75,3% ha optato per il Sì.

“Oltre trecento mila aventi diritto non hanno potuto votare – studenti fuori sede, lavoratori non residenti – per le regole date proprio dal Campidoglio”, spiegano i radicali. Il promotore del “Sì Mobilitiamo Roma”, Riccardo Magi, ha affermato che “è stata data informazione solo nelle ultime 48 ore e molti non hanno neanche saputo che potevano votare”. Sono state ricevute, inoltre, molte segnalazioni “da parte di tutta la città di persone respinte nonostante avessero il documento per votare”. Questi motivi hanno spinto i radicali a presentare un ricorso al Tar del Lazio per dirimere la vicenda.

Il sindaco di Roma Virginia Raggi, invece, celebra la sua seconda vittoria nel weekend più difficile. Dopo l’assoluzione dall’accusa di falso in atto pubblico di sabato scorso, può nuovamente festeggiare. “Atac resta ai cittadini”, spiega. “I romani vogliono resti pubblica. Ora impegno e sprint finale per rilanciarla con l’acquisto di 600 nuovi bus, corsi preferenziali, più controlli, riammodernamento metro. Attenzione e rispetto per i votanti”.
Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede esprime il suo sostegno per il sindaco della Capitale. “Raggi ha avviato un percorso che ora sta dando i suoi frutti”, spiega. “La città è governata bene tenendo conto che ha ereditato una città in condizioni pessime”.
Ora, dopo un weekend infuocato, nella giunta c’è aria di rimpasto. Pinuccia Montanari (Ambiente e Rifiuti), Margherita Gatta (Lavori Pubblici) e Rosalba Castiglione (Patrimonio), potrebbero essere sostituite. Queste informazioni però non sono state ancora confermate dal Campidoglio.

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