C’è tempo fino al 15 novembre per la presentazione degli emendamenti per il Dl Fisco (legge 119/2018), che riceverà il voto finale dell’Assemblea di Palazzo Madama il 22 Novembre. E la Lega ne ha approfittato per presentare in Commissione Finanze del Senato 578 emendamenti per la modifica del testo. Tra gli emendamenti, il partito del Carroccio propone di estendere la sanatoria del decreto fiscale anche alle entrate comunali, dall’Imu alla Tasi, all’imposta sulle insegne, una proposta destinata ad acuire le polemiche che già attraversano la maggioranza gialloverde.
“Con riferimento alle entrate, anche tributarie, dei comuni, non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione fiscale, notificati, negli anni dal 2000 al 2017, dagli enti stessi e dai concessionari della riscossione, i medesimi enti locali – si legge nell’emendamento a firma del leghista Enrico Montani – possono stabilire, entro il termine fissato per la deliberazione del bilancio annuale di previsione, l’esclusione delle sanzioni”.
Tra le modifiche proposte dai deputati leghisti c’è anche quella di una tassa sul money transfer: con una imposta dell’1.5% si colpirebbero tutti i trasferimenti di denaro superiori ai 10 euro verso Paesi extra europei; da questi sono escluse però le transazioni commerciali. Per consentire un controllo di maggior trasparenza, sarebbero permessi solo i trasferimenti che avvengono “su canale di operatori finanziari che consentono la piena tracciabilità dei flussi”; le risorse ricavate sarebbero destinate al Fondo Infrastrutture.
Gli emendamenti della Lega propongono anche la sospensione della patente per 60 giorni agli automobilisti evasori che sono trovati più volte a viaggiare senza assicurazione. Per la reiterazione dell’illecito è previsto il pagamento di una multa doppia rispetto all’attuale e il fermo amministrativo del veicolo per quarantacinque giorni.