Congelato il Keystone XL. Un giudice federale ha bloccato la costruzione dell’oleodotto che doveva collegare il Canada alle raffinerie americane statunitensi del Nebraska. Un duro colpo per l’amministrazione Trump, mentre festeggiano gli ambientalisti. Per il giudice del distretto del Montana, Brian Morris, la giustificazione dell’amministrazione Trump per l’approvazione del progetto dello scorso anno è incompleta.
Non solo. Secondo quanto riferisce la CNN, l’adozione da parte del governo statunitense di una analisi ambientale del 2014 per giustificare il rilascio del permesso presidenziale ha violato le leggi sulla politica ambientale, sulla tutela delle specie in via d’estinzione e sulla procedura amministrativa. “La Corte esige che i Federal Defendants and TransCanada non intraprendano alcuna attività a sostegno della costruzione, o altre operazioni di Keystone e delle strutture associate, fino a quando il Dipartimento non avrà completato un supplemento al Seis 2014, che rispetti i requisiti delle agenzie per l’ambiente”, si legge nell’ordine del tribunale.
Bocciato dall’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama nel 2015 perché “l’oleodotto non è negli interessi degli Stati Uniti, non avrebbe un contributo significativo per la nostra economia”. Il Keystone XL era stato approvato da Trump poco dopo il suo insediamento alla casa Bianca. “È una grande giornata per l’occupazione e l’indipendenza energetica”, aveva detto The Donald. Dibattiti e manifestazioni si erano susseguite dopo l’approvazione: secondo gli ambientalisti il Keystone XL avrebbe prodotto più gas serra nell’atmosfera rispetto all’estrazione standard del petrolio greggio, attraversando – in più – uno dei più grandi giacimenti sotterranei di acqua dolce del mondo.