Una mamma portoricana, una rifugiata africana e un uomo dichiaratamente omosessuale. Sono solo alcuni dei nuovi profili che comporranno il Parlamento americano dopo le elezioni di midterm. Uno scenario impensabile due anni fa, quando Donald Trump prendeva posto alla Casa Bianca.
Il Congresso cambia volto, registrando il record di donne elette alla Camera e al Senato. La capofila è Alexandria Ocasio-Cortez, ventinovenne portoricana. Pochi mesi fa lavorava in un bar ad Union Square. Oggi è il più giovane membro nella storia del Congresso americano. Ha sconfitto il repubblicano Anthony Pappas, professore di settantadue anni. “Un mondo migliore è possibile”, ha detto la repubblicana nel suo primo discorso da eletta.
Ma non è l’unico elemento di spicco che emerge da queste votazioni. La democratica Sharice Davids vince in Kansas e diventa la prima nativo-americana in Congresso. Diventa la prima parlamentare omosessuale in questo stato. Lo stesso vale per Jared Polis, eletto in Colorado. Polis è un progressista che, negli ultimi anni, si è battuto per la sanità universale e l’educazione gratuita per l’infanzia. Ha spesso criticato la presidenza Trump.
In Minnesota si afferma Ilhan Omar, deputata musulmana che si aggiunge a Rashida Tlaib, vincente in Michigan. La Omar sarà la prima rifugiata africana ad indossare l’hijab al Congresso. “Sarò il peggior incubo di Donald Trump” ha dichiarato la neo eletta democratica. Dal Tennessee, invece, arriva un record senza precedenti: Marsha Blackburn, repubblicana, diventa la prima donna eletta al Senato nel suo stato.
Le elezioni di midterm ci hanno regalato un nuovo scenario, ricco di volti nuovi e di profili emergenti. L’America, con l’affluenza ed i risultati, ha dato un segnale a Trump, facendo emergere un nuovo che avanza prepotentemente.