Da Torino a Catanzaro, passando per Roma, Napoli e Bari: migliaia di studenti italiani sono scesi in piazza per protestare contro il governo giallo-verde e la mancanza di politiche nei confronti della scuola e del diritto allo studio. Al nord, dove si protesta contro il razzismo e le politiche dell’esecutivo Conte, fa eco il grido di piazza Garibaldi a Napoli: “Basta Salvini”. Molti gli striscioni sulla stessa linea. “Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa un dovere”, si legge sempre a Napoli. A Piazza Castello sono stati addirittura bruciati due manichini raffiguranti i due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
A Roma invece si lotta per il diritto allo studio e la sicurezza scolastica: con lo slogan “#Chihapaura di cambiare? Noi no!” la manifestazione della capitale è diretta proprio alla sede del ministero dell’Istruzione, in viale Trastevere. Tremila gli studenti pugliesi scesi in piazza a Bari in un corteo organizzato per chiedere una “carta di cittadinanza studentesca” e protestare contro la manovra finanziaria del Governo che “ignora i problemi degli studenti”.