Cristiano Ronaldo sarebbe disposto a fornire la sua versione in riferimento alla vicenda che lo vede accusato di uno stupro, nel 2009, ai danni dell’ex modella americana Kahthryn Mayorga.
Il quotidiano portoghese Correio de Manhà – molto vicino allo staff di CR7 – ha confermato ieri la disponibilità di Ronaldo a testimoniare e rispondere alle domande della polizia di Las Vegas, che lo scorso 2 ottobre ha riaperto l’indagine. Il 27 settembre, infatti, a far scoppiare il caso furono le rivelazioni del giornale tedesco De Spiegel che, attingendo a documenti riservati di Football Leaks, pubblicò le accuse dell’ex modella.
Il possibile interrogatorio, però, si potrebbe svolgere soltanto in videoconferenza dall’Italia, per via dei numerosi impegni sportivi del calciatore bianconero. Cristiano, secondo quanto riferito da chi lo ha visto a lavoro durante gli allenamenti, appare sereno e tranquillo.
Una tranquillità che sembra non esserci tra il nuovo legale del calciatore, l’avvocato Peter Christiansen, e il Der Spiegel. Nella sua prima dichiarazione, infatti, Christiansen aveva avanzato dubbi sull’autenticità delle carte in possesso del quotidiano tedesco, che però ha subito risposto confermando che i documenti sono veri. Mentre ieri, l’avvocato ha dichiarato al Correio de Manhà che “Cristiano ha piena fiducia che la verità prevarrà”.
Un altro scontro si sta consumando invece tra il Real Madrid, ex squadra del portoghese e il Correio. Il giornale di Lisbona, infatti, nei giorni scorsi ha parlato di pressioni da parte del Real affinché Cristiano accettasse l’accordo extragiudiziale per il pagamento di 375mila dollari alla Mayorga. “Sono informazioni completamente false che colpiscono gravemente la nostra immagine” si legge in un comunicato della società spagnola, ma il quotidiano di Lisbona ha prontamente ribattuto attraverso il suo direttore Carlos Rodrigues: “Confermiamo quanto pubblicato. Ci sorprende la reazione del club”.
Intanto, sul fronte delle indagini un’ulteriore svolta potrebbe arrivare da altre possibili testimonianze. L’avvocato di Kahthryn Mayorga, infatti, non esclude di chiamare a testimoniare le altre persone che accompagnavano CR7 in quelle notti a Las Vegas. Si tratterebbe dunque di ascoltare il cognato Josè Pereira, il cugino Nuno Viveiros, il compagno della madre Josè Andrade e l’ex marito della sorella Edgar Caires.