Non va definito come un sequel, e nemmeno come un prequel. Questo spiega Taylor Sheridan, sceneggiatore di Soldado, il nuovo capitolo della saga cinematografica cominciata con Sicario nel 2015. La pellicola rappresenta il debutto a Hollywood del regista romano Stefano Sollima, già direttore di Suburra. Denis Villenueve aveva invece diretto il primo film. Enorme successo negli Usa, questo weekend esce nelle sale del nostro Paese.
Troveremo di nuovo Benicio Del Toro nei panni dell’agente Alejandro Gillick e Josh Brolin in quelli di Matt Graver. Questa volta i due cercheranno di utilizzare strategie militari per cercare di istigare una guerra tra due cartelli della droga messicani. Il thriller si districherà tra le avventure dei due. Sicario aveva invece adottato il punto di vista di Kate Mercer, agente dell’Fbi, per raccontare altre vicende relative alla lotta al narcotraffico.
Il film sarà pieno di armi e sparatorie tra agenti della Cia e narcotrafficanti. Intrattenimento, dunque. Ma non si tratterà solamente di questo, assicura Sollima a Repubblica. “Il film è ricco d’azione, però racconta anche un pezzo di mondo in cui viviamo, compreso il fenomeno dell’immigrazione con le persone che tentano di cambiare vita passando il confine”. Sarà dunque un’occasione per trattare temi contemporanei come l’immigrazione e la violenza che avviene ai confini tra Stati Uniti e Messico.
Il regista italiano è contento dell’esperienza fatta: “In America ho vissuto un’avventura, magari la potrò anche ripetere, ma sono e rimango romano”, ha detto ricordando le sue radici. Il suo prossimo progetto è di nuovo da noi: ZeroZeroZero, adattamento cinematografico del romanzo-inchiesta di Roberto Saviano.
Soldado ha avuto un enorme successo in patria: nel primo weekend di programazione oltre 19 milioni di dollari e attualmente è arrivato 73 milioni di dollari.