“Nessuno ci ha cercati e nessuno ci ha telefonato. Ci siamo messi in contatto con la Farnesina, ma non abbiamo ricevuto informazioni”. Queste le parole di Vincenzo Asaro, armatore della motopesca “Matteo Mazzarino” sequestrata lo scorso martedì a circa trenta miglia dalla Libia. Stessa sorte per il peschereccio “Afrodite Pesca”. Le imbarcazioni, entrambe della marineria di Mazara del Vallo, sono state condotte al porto di Ras Al Hilal dopo essere state fermate dagli spari delle motovedette libiche. “Ci è stato detto che il ministero sta lavorando – ha continuato Asaro – pertanto rimaniamo in attesa che ci giungano al più presto notizie”.
A tal proposito Raffaele Nevi, deputato di Forza Italia, ha scritto in una nota: “La vicenda merita di essere immediatamente affrontata dal ministro degli Esteri, ma anche da quello dell’Agricoltura, che deve far sentire forte la sua voce a difesa di operatori economici e lavoratori del settore della pesca di cui lui ha la responsabilità”. Il capogruppo forzista in commissione Agricoltura ha aggiunto: “Occorre che Centinaio vada in Libia e costruisca un accordo che salvaguardi meglio i nostri pescatori”.