“Il nostro obiettivo per Alitalia è farla diventare una compagnia strategica per il turismo italiano, per farlo serve un controllo pubblico ma dobbiamo anche attrarre partner privati. Sono molto fiducioso che entro fine mese si possa chiudere brillantemente anche questo dossier”: sono le parole di Luigi Di Maio, vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro alla trasmissione di Radio 1 “Radio Anch’io”. Sul travagliato destino della ex compagnia di bandiera, Di Maio tranquillizza i lavoratori: “Non abbiamo nessun interesse allo spezzatino né a svenderla a chi si vuole fregare le rotte”.
Lo stesso vicepremier afferma poi che per il rilancio della compagnia non verranno utilizzati altri soldi pubblici, e apre a una possibile partnership con Trenitalia: “Abbiamo già un prestito ponte che è stato fatto ad Alitalia dal governo precedente, convertiamo una parte di quello in equity e poi tutta una altra parte la raccogliamo sul mercato con gli attori privati. Per esempio sarebbe molto interessante riuscire a portare avanti progetti di intermodalità anche tra Ferrovie e Alitalia”.
Le parole di Di Maio arrivano il giorno dopo le dichiarazioni nella sua audizione al Senato del commissario straordinario della compagnia Luigi Gubitosi, secondo cui “le scelte di cosa succede in Alitalia competono al governo e non ai vertici operativi”, ricordando che, “in base alla normativa attuale l’attività deve esaurirsi al 31 ottobre con l’identificazione di un percorso successivo che poi andrebbe completato entro metà dicembre”.