La Cina nega di aver usato piccoli chip per infiltrarsi nelle società tecnologiche americane, incluse Apple e Amazon. Pechino era stata accusata di aver in questo modo infiltrato almeno 30 aziende americane. Le pesanti affermazioni erano state fatte dal vicepresidente Usa Mike Pence. La portavoce del ministro degli Esteri Hua Chunying ha così respinto l’addebito alla Cina di aver orchestrato una campagna militare, economica e politica aggressiva per espandere la sua influenza negli Stati Uniti. Un’influenza tale da voler addirittura puntare sulla designazione di un presidente diverso rispetto a Donald Trump. “È molto ridicolo per gli Usa stigmatizzare i normali scambi e cooperazione con la Cina come interferenza in affari domestici ed elezioni”, ha osservato la portavoce. Hua Chunying ha poi sollecitato un cambio di rotta per evitare danni ai rapporti bilaterali tra i due Paesi.
"Accuse prive di fondamento"
La Cina nega hackeraggio
di Amazon e Apple
Il vicepresidente Pence contro Pechino:
"Campagna politica contro gli Usa"
05 Ottobre 201863