Nei primi 7 mesi del 2018 in Italia sono stati avviati 156.286 contratti di lavoro a tempo indeterminato. Lo comunica l’Inps aggiungendo che da gennaio a luglio i nuovi rapporti di lavoro complessivi sono stati 4.597.000 a fronte di 3.560.409 cessazioni.
L’Istituto nazionale di previdenza osserva inoltre che nei primi 7 mesi del 2018 sono state incentivate 70.297 assunzioni di giovani under 35 con i benefici previsti dall’esonero triennale.
Tra le assunzioni complessive (4.597.000) risultano in crescita tutte le componenti con un boom in particolare per i contratti in somministrazione. I contratti a tempo indeterminato nei primi sette mesi crescono dell’1,8% a 738.400, i contratti a tempo determinato salgono del 6%, a 2.013.465, i contratti di apprendistato segnano un +11,8%, a 590.563 mentre i contratti stagionali aumentano del 3,3% a 473.952. I contratti in somministrazione salgono del 13,5% a 818.298 mentre i contratti di lavoro intermittente crescono del 6,8% a quota 362.621. Le cessazioni nel complesso sono state 3.560.000,: a crescere sono state le cessazioni di tutte le tipologie di rapporti a termine, soprattutto contratti intermittenti e in somministrazione, mentre sono diminuite quelle dei rapporti a tempo indeterminato (-4,5%).
Il miglioramento è trascinato soprattutto dal buon andamento delle trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. A partire da marzo – sottolinea l’Inps – emergono segni di riduzione del turn over dei contratti a tempo indeterminato: diminuiscono sia le assunzioni che, ancor di più, le cessazioni. E’ positiva, infine, la variazione dello stock di rapporti di somministrazione e di apprendistato; sono ancora significativamente positivi, seppur in riduzione, i saldi annualizzati dei rapporti a tempo determinato, stagionali e di quelli intermittenti.