“Chi sta dentro casa, se sente dei rumori e qualcuno che si muove dentro casa, non può fare indagini, può difendersi. Nell’incertezza si può difendere. Quello che dico è che chiunque entri in casa altrui per rubare o per uccidere ne accetta le conseguenze”. Con queste parole la ministra per la Pubblica Amministrazione eletta al Senato con la Lega, Giulia Bongiorno, riapre la discussione sulla legittima difesa.
“Chiunque entri in casa altrui per rubare e per uccidere ne accetta le conseguenze”
Ministro @gbongiorno66 ospite ad #agorarai pic.twitter.com/6AHNlbiFpB— Agorà (@agorarai) 19 settembre 2018
Intervistata ad Agorà, su Rai Tre, la ministra appoggia in pieno una delle battaglie storiche del Carroccio, che vede 5 disegni di legge incardinati a Palazzo Madama lo scorso luglio. “Lei si immagini se uno che vive da solo e sente dei passi ha la freddezza per fare un’indagine notturna e capire se chi cammina lo fa per rubare un oggettino o per uccidere”, ha spiegato la ministra. A quel punto la conduttrice l’ha interrotta domandando se fosse giusto o meno sparare e Bongiorno ha risposto senza esitazioni: “Secondo me, sì”.