Primo accordo ufficiale dall’inizio del disgelo tra le due Coree. Quando in Italia erano ancora le prime ore del mattino, il presidente sudcoreano Moon Jae-In e il suo omologo del Nord, Kim Jong-Un, hanno raggiunto il primo accordo del summit iniziato ieri. Passi avanti sono stati registrati verso la denuclearizzazione: su tutti, la chiusura permanente del sito di ricerca nucleare e raffinazione uranio di Yongbyon. Ma anche tutta una serie di misure per “scongiurare scontri militari accidentali”.
Non solo un incontro simbolico, dunque, fatto di abbracci e strette di mano. I due leader, al terzo faccia a faccia dopo quelli al confine dei mesi precedenti, hanno messo nero su bianco le loro dichiarazioni di intenti. Primi passi concreti nel processo di pace, arrivati nel primo incontro dei due avvenuto nella capitale del Nord.
Oltre a Yongbyon, la Corea del Nord smantellerà anche la rampa di Dongchang-ri, sulla costa occidentale. Un sito specializzato in test e lanci di testate nucleari. Kim Jong-Un ha accettato, inoltre, l’ingresso degli ispettori nucleari all’interno delle varie piattaforme. Durante la conferenza congiunta dei due leader, il presidente nordcoreano ha espresso la volontà di ripristinare i rapporti, garantendo “una nuova era di pace e prosperità” in una penisola “libera da armi nucleari e minacce”.
Nell’accordo potrebbero rientrare anche nuove ferrovie collegate, la libertà delle famiglie separate dalla guerra di riunirsi dopo decenni e un’inedita cooperazione nel settore sanitario. Dalle parole dei due leader, poi, emerge la volontà di presentare un’offerta congiunta per ospitare le Olimpiadi 2032.
“La denuclearizzazione totale non arriverà in un futuro troppo distante”, ha assicurato Kim Jong-Un. Secondo quanto emerge, durante il colloquio privato, il presidente nordcoreano ha promesso a Moon Jae-In che visiterà presto Seul. Anche quello sarebbe un passo storico: la prima visita di un leader del Nord nella capitale del Sud, dopo la divisione della penisola alla fine della seconda guerra mondiale.
La notizia dell’accordo tra le due Coree è arrivata veloce anche negli Stati Uniti. E il presidente Donald Trump, anche lui protagonista dei negoziati con Kim Jong-Un, ha subito manifestato su Twitter la sua approvazione: “È una notizia entusiasmante”, ha scritto dopo aver elencato i punti dell’accordo. Anche il Cremlino e il Giappone hanno accolto con favore l’esito del summit.
Kim Jong Un has agreed to allow Nuclear inspections, subject to final negotiations, and to permanently dismantle a test site and launch pad in the presence of international experts. In the meantime there will be no Rocket or Nuclear testing. Hero remains to continue being……..
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 19 settembre 2018