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Ultima udienza generale di Benedetto XVI: ecco come si prepara Roma

di Marina Bonifacio26 Febbraio 2013
26 Febbraio 2013

Dopo le dimissioni e la proclamazione del motu proprio, domani Benedetto XVI sarà impegnato nel suo ultimo incontro pubblico con la comunità dei fedeli. E secondo le ultime stime saranno davvero in molti. A Roma oggi si attendono di sicuro più di 100 mila persone, romani, ma anche tanti stranieri, una folla tale da motivare un apparato di sicurezza e vigilanza ad hoc, con tiratori scelti, artificieri e agenti (in borghese, ma anche in abito talare) mischiati tra la folla. Sempre per motivi di sicurezza, mercoledì, al termine dell’ultima udienza generale, non ci sarà il consueto accesso al saluto al Papa con il “baciamano”. Alla cerimonia di questa mattina, è prevista anche la partecipazioni di alcuni capi di Stato e personalità mondiali.
Il piano mobilità. In occasione di quest’ultima udienza generale, Roma Capitale ha comunicato un modello organizzativo tale da garantire la migliore mobilità ai fedeli, ma anche per ridurre al minimo i disagi ai cittadini romani. L’evento, infatti, cadendo in un giorno feriale, non può prevedere ampie zone di chiusure al traffico privato e ai trasporti pubblici in genere. In particolare, nel corso di una riunione in Campidoglio, tenutasi nei giorni scorsi alla presenza del Sindaco Alemanno e dell’assessore alle Politiche della Mobilita’ Maria Spena, è stata confermata la validità dell’organizzazione messa in campo in occasione dell’ultimo Angelus e di quello del 17 febbraio scorso.
Tre  i nodi strategici per la gestione della mobilità: Termini, Ottaviano e lungotevere in Sassia. In particolare, la metro A funzionerà a pieno regime, permettendo il trasferimento dei fedeli dalla stazione Termini a Ottaviano.
Task force. Un evento, quello dell’ultima udienza generale del Pontefice, che richiamerà e sta richiamando anche decine di migliaia di turisti, che si riverseranno su Piazza San Pietro e tutti i vicoli di Borgo Sant’Angelo. Il sindaco Gianni Alemanno, con un’apposita ordinanza, ha istituito nei giorni scorsi una task force, insieme alle istituzioni del Vaticano, per seguire al meglio i turisti che soggiorneranno in città, da marzo e per tutto il resto del 2013. E proprio per tale ragione si è resa necessaria più che mai una sinergia tra amministrazione capitolina e Vaticano, così come ha tenuto a precisare il delegato del sindaco Alemanno al turismo di Roma Capitale, Antonio Gazzellone.
I turisti. “La città a gennaio è cresciuta del 5%, in controtendenza rispetto al resto del Paese. Questo è il segno che le politiche intraprese sono corrette”, ha dichiarato Gazzellone interpellato dai giornalisti sui flussi turistici in ingresso nella capitale.
Dopo l’annuncio delle dimissioni di Papa Benedetto XVI, infatti, le richieste di viaggio verso la Capitale risultano essere in crescita esponenziale. Secondo Expedia.fr, la divisione francese di Expedia – uno dei principali portali specializzati in turismo – i francesi in particolar modo hanno aumentato le loro prenotazioni verso Roma del 26%.
Sulla divisione tedesca del sito, le prenotazioni di turisti germanici per Roma registrano una crescita addirittura del 60%. In totale gli ingressi registrati su tutta la penisola italiana in questi ultimi giorni riporta una crescita del 115%.

di Marina Bonifacio

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