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HomeEconomia Bce, l’affondo di Draghi: “Le parole del governo hanno creato danni”

Bce, l'affondo di Draghi
"Le parole del governo
hanno creato danni"

Duro richiamo all'Esecutivo

"Adesso aspettiamo i fatti"

di Dino Cardarelli14 Settembre 2018
14 Settembre 2018

epa07017234 Mario Draghi, President of the European Central Bank (ECB), speaks during a press conference following the meeting of the Governing Council of the European Central Bank in Frankfurt Main, Germany, 13 September 2018. EPA/ARMANDO BABANI

“Negli ultimi mesi le parole sono cambiate molte volte e quello che ora aspettiamo sono i fatti, principalmente la legge di bilancio e la successiva discussione parlamentare”. Il presidente della Bce, Mario Draghi, non le manda a dire al governo italiano. Il riferimento è soprattutto alle dichiarazioni di alcuni esponenti dell’esecutivo, che hanno contribuito, nelle ultime settimane, a far crescere lo spread.

“Purtroppo – ha spiegato Draghi – abbiamo visto che le parole hanno fatto alcuni danni. I tassi sono saliti, per le famiglie e per le imprese. Tutto ciò non ha però contagiato granché altri paesi dell’Eurozona, rimanendo un episodio principalmente italiano. La Banca centrale europea – ha proseguito ancora Draghi – si atterrà a ciò che hanno detto il primo ministro italiano, il ministro dell’Economia e il ministro degli Esteri, e cioè che l’Italia rispetterà le regole. Il mandato della Bce è la stabilità di prezzi e il Quantitative Easing è uno degli strumenti con cui lo perseguiamo. Non è nostro compito assicurare che i deficit dei governi siano finanziati in qualsiasi condizione”, ha concluso Draghi.

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