“Vi raccomando una particolare attenzione al clero e ai seminari. Non possiamo rispondere alle sfide che abbiamo nei loro confronti senza aggiornare i nostri processi di selezione, accompagnamento, valutazione”. Queste le parole del Papa nell’udienza ai vescovi di recente nomina. “Ma le nostre risposte – aggiunge il Pontefice – saranno prive di futuro se non raggiungeranno la voragine spirituale che, in non pochi casi, ha permesso scandalose debolezze, se non metteranno a nudo il vuoto esistenziale che esse hanno alimentato, se non riveleranno perché mai Dio è stato così reso muto”.
Secondo Papa Francesco, Dio è stato “messo a tacere, rimosso da un certo modo di vivere, come se non ci fosse”. Bergoglio ha dunque invitato i 144 nuovi vescovi a “lavorare insieme” e ad “andare avanti gioiosi e non amareggiati”. Al termine tre giorni di riunione del C9, è stata annunciata una importantissima iniziativa del Papa contro la pedofilia. Tra il 21 e il 24 febbraio 2019, infatti, i vertici di tutte le Conferenze episcopali del mondo verranno convocati a Roma con l’obiettivo di trovare una soluzione definitiva agli scandali di pedofilia. Nella giornata di oggi, 13 settembre, anche il quotidiano Avvenire ha dedicato l’apertura a questo evento senza precedenti. Il fatto che il giornale, di cui il 75% del pacchetto azionario è di proprietà della Fondazione di Religione “Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena”, organismo della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), abbia titolato su questa riunione straordinaria indica la portata di questo evento.
Il problema degli scandali di pedofilia oramai è sempre più generalizzato, dall’Australia al Cile, passando per Stati Uniti e Irlanda e arrivando ora anche in Germania. La Conferenza episcopale tedesca ha, infatti, commissionato uno studio indipendente che avrebbe rivelato l’esistenza di 3.677 minori abusati sessualmente da circa 1.670 preti o figure religiose tra il 1946 e il 2014. Lo studio, condotto dalle università di Mannheim, Heidelberg e Giessen su oltre 38mila dossier, verrà presentato ufficialmente il 25 settembre all’Assemblea episcopale di Fulda.
Intanto il cardinale Donald William Wuerl, che per la seconda volta questa settimana torna a Roma, sembra pronto a lasciare la sua carica di arcivescovo di Washington. Si tratta dell’effetto del rapporto del grand jury coordinato dal procuratore generale della Pennsylvania, Josh Shapiro, secondo il quale diversi prelati avrebbero coperto sistematicamente abusi e molestie ai danni di migliaia di bambini dagli anni ’40 a oggi. Una storia distinta, ma parallela alla vicenda del memoriale delle molestie del cardinale Theodore McCarrick, diffuso da monsignor Carlo Maria Viganò.
Già due settimane fa, Wuerl era stato ricevuto da Papa Francesco in forma privata, senza informare neanche la Sala Stampa vaticana. Il Pontefice aveva chiesto al cardinale di confrontarsi con i preti della sua diocesi. Ora però sembra chiaro che Wuerl abbia preso la sua decisione, proprio in concomitanza con il vertice della Conferenza episcopale americana guidata dal cardinale Daniel Di Nardo. Questi ha annunciato l’inizio di una seria inchiesta sulle accuse lanciate dall’ex nunzio apostolico degli Stati Uniti.