“Addio alle strade intitolate a razzisti”. Il 5 settembre del 1938 Benito Mussolini promulgava una serie di leggi che avrebbe dovuto “difendere la razza italiana” dall’influenza ebraica, leggi supportate anche da scienziati e intellettuali, che firmarono quello che ancora oggi è conosciuto come il Manifesto della Razza.
Proprio nell’anniversario della pubblicazione delle leggi, la sindaca di Roma Virginia Raggi ha deciso di inviare una lettera ai residenti di via Donaggio e via Zavattieri, strade intitolate a scienziati che firmarono il manifesto, comunicando la decisione di cambiarne il nome.
Scrive la sindaca: “Ottant’anni fa – riporta la cronaca di Roma del Corriere della Sera – fu firmato il primo dei decreti con cui il regime fascista colpì migliaia di ebrei romani togliendo loro diritti, lavoro, dignità, la possibilità di studiare fino all’infame deportazione nei campi di concentramento. Le leggi razziali furono precedute dalla firma del Manifesto della Razza, il documento con cui alcuni scienziati e accademici sottoscrissero le presunte basi scientifiche che portarono a queste aberranti scelte”. Continua la Sindaca “per questo, ho scritto ai cittadini residenti di due vie di Roma, via Donaggio e via Zavattieri intitolate a due firmatari comunicando la decisione dell’amministrazione. Una scelta forte ma dovuta, fatta per non dimenticare”.
Non è la prima volta che l’intitolazione di una strada a Roma crea polemiche: a giugno, l’approvazione passata anche con i voti dei 5 stelle di una mozione per dedicare una via a Giorgio Almirante – fondatore del Movimento Sociale Italiano, redattore capo della rivista “Difesa della Razza” – aveva messo in crisi la giunta. Anche in quel caso è stato necessario l’intervento della sindaca che stoppò tutto dedicando che “nessuna strada sarà dedicata ad Almirante” facendo insorgere Fratelli d’Italia che arrivarono a minacciare “azione legale qualora vi fossero state forzature”.