Dopo decenni di politiche che avevano limitato il fenomeno, la fame del mondo è tornata ad aumentare, e la situazione è sempre più drammatica. Lo conferma il rapporto della Rete di informazione sulla sicurezza alimentare (Fsin), elaborato dall’Unione europea e dalle agenzie Onu. L’analisi è poi stata presentata a Roma nella sede della Fao, che sottolinea: “Non ci si deve attendere alcun miglioramento significativo nella sicurezza alimentare globale finché non tornerà la pace”. In 51 Paesi, circa 124 milioni di persone versano in una condizione di crisi alimentare tale da necessitare un’azione umanitaria d’urgenza.
A peggiorare la situazione in diciotto Paesi, 15 dei quali sono in Africa e in Medio Oriente, sono stati i cambiamenti climatici e i conflitti degli ultimi anni che hanno portato ad un aumento di quasi 74 milioni di persone che necessitano di assistenza. L’anno scorso il rapporto parlava di 108 milioni di persone in crisi alimentare in 48 Paesi. Il confronto tra gli Stati inclusi in entrambe le ricerche rivela un aumento dell’11% del numero di persone in difficoltà. Nel 2015, invece, le persone in pericolo erano circa 80 milioni.
