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HomePolitica Olimpiadi bis a Torino: M5s diviso su candidatura. Appendino prende ancora tempo

Olimpiadi bis a Torino
M5S diviso su candidatura
prende ancora tempo

Chiara Appendino cerca di mediare

Pd definisce l'atteggiamento "ambiguo"

di Marina Lanzone14 Marzo 2018
14 Marzo 2018

Non arriverà alcuna lettera di manifestazione d’interesse al Consiglio metropolitano a Torino, dove quest’oggi verrà votata una mozione sulla candidatura del capoluogo piemontese ai giochi olimpici invernali del 2026. O comunque non verrà inviata, almeno per il momento. La sindaca Chiara Appendino ha deciso di prendere tempo (il termine ultimo è il 31 marzo), dopo che lunedì alcuni esponenti 5 Stelle hanno fatto saltare il  numero legale in consiglio comunale, convocato per discutere sul tema.

La questione Olimpiadi continua a dividere il partito pentastellato: se da un lato Beppe Grillo persiste nel voler ospitare la competizione (“Dobbiamo dimostrare la possibilità di fare le cose a modo nostro”), dall’altro quattro consiglieri sono contrari ai Giochi. “Per senso di responsabilità verso la città abbiamo votato provvedimenti duri e impopolari – ha scritto su Facebook Marina Pollicino, una dei “dissidenti” –. Il nostro obiettivo è il bilancio e il relativo piano di rientro. Bisognerebbe chiedere ai torinesi, volete le Olimpiadi e un ulteriore aumento delle tariffe per la ztl, l’allargamento delle strisce blu, il taglio ai servizi educativi, le tariffe mensa più alte d’Italia, i tagli sul sociale?”.

La risposta rischia di essere “no”. Comitato Acqua Pubblica, No Tav, Assemblea 21 e Attac hanno organizzato un presidio prima dell’inizio della riunione, e fuori dal Consiglio metropolitano sono comparsi alcuni cartelli: “No inciucio olimpico di ‘Chiappendino’ e co, prima i poveri e i migranti. No alle Olimpiadi che arricchiscono i soliti noti, cancelliamo il debito illegittimo della città di Torino”.

A Chiara Appendino è toccato il ruolo della mediatrice, che l’opposizione definisce “ambiguo”. “Equilibrismi e temporeggiamenti vanno a danno di una intera comunità economica e politica di centinaia di migliaia di persone – ha detto Stefano Lo Russo, capogruppo del Pd in consiglio comunale -. I quattro del M5S stanno tenendo sotto scacco la sindaca. Lo ribadiamo: i voti in Consiglio Comunale per dire sì alle Olimpiadi glieli diamo noi. I grillini avranno tempo per tutte le loro manfrine interne. Adesso è il momento di agire compatti ed essere determinati verso il Coni e verso il Cio, che poi quei giochi dovrà assegnarli”.

Ma le possibilità che il 2026 veda delle Olimpiadi firmate ‘Italia’ è molto basso. Anche Luca Zaia, che aveva proposto la candidatura delle Dolomiti per lo stesso evento, è in difficoltà. Bolzano ha bocciato l’idea, considerata l’impossibilità di Giochi a “impatto zero”.

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