“In Italia occorre rilanciare l’arte”. Franco Bernabè crede che nel nuovo triennio 2018-2020 la Fondazione La Quadriennale riuscirà a contribuire a questo scopo. “La valorizzazione dell’arte è nella storia della Quadriennale e l’Italia ora ne ha bisogno”, ha dichiarato.
Servono però più risorse a suo avviso. “Lo Stato del resto non ha più soldi: nella mostra precedente il Mibact coprì il 50% delle spese, ma tra tre anni non sappiamo cosa accadrà”, ha spiegato Bernabè. La Fondazione ha risparmiato 300 milioni nella scorsa Quadriennale, ma occorrono ancora più soldi. A questo scopo è stato fatto partire il fund raising, ma non finirà qui.
“Sicuramente utilizzeremo l’Art Bonus, che si estende anche agli archivi, e poi lavoreremo con gli sponsor su progetti specifici, in grado di dare visibilità all’Italia e a chi investe”. Queste le speranze del presidente della Fondazione. Altro obiettivo della Fondazione è la valorizzazione di Roma. “Negli ultimi 15 anni il tessuto economico della città è stato depauperato – prosegue – ma entro il 2020 noi vogliamo il rilancio di Roma. L’arte contemporanea innescherà un meccanismo di sviluppo e ripresa”. Il nuovo progetto punterà anche a intrecciare migliori relazioni con l’estero.
La Fondazione La Quadriennale. La Fondazione presieduta da Bernabè è partecipata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha sede a Roma, in Villa Carpegna. Nacque nel 1927 con lo scopo di promuovere la produzione figurativa nazionale.
Da sempre svolge un’attività a ciclo continuo. Si tengono mostre e pubblicazioni d’arte, convegnistica, seminari, ricerca e documentazione nel settore delle arti visive italiane dal Novecento ad oggi. E dal 1931 organizza, ogni quattro anni, la Quadriennale nazionale d’arte di Roma. L’ultima, che si è tenuta nel 2016, aveva come titolo “Altri tempi, altri miti” e proponeva approfondimenti “tra le narrazioni istituzionalizzate dell’arte italiana del passato e lo sguardo a un presente in via di definizione”.