Sono i bambini le prime vittime del conflitto in Siria. L’ultimo report dell’Unicef rivela dati allarmanti: nei sette anni di guerra, il 2017 è stato quello che ha registrato il numero più alto di morti tra i bambini: 910, il 50% in più rispetto al 2016. A questi si aggiungono 361 bimbi feriti, molti dei quali diventati disabili.
Il bilancio del 2018 potrebbe aggravarsi ancora: soltanto nei primi due mesi dell’anno, sottolinea l’agenzia dell’Onu ricordando dati già diffusi la scorsa settimana, sembra siano stati uccisi o feriti 1.000 bambini. Il 17% delle vittime ferite da armi esplosive sono bimbi, segnala ancora l’Unicef. Un numero stimato di 3,3 milioni di loro in Siria è esposto al pericolo di incorrere in esplosivi, fra cui mine, ordigni inesplosi e ordigni improvvisati.
E proprio per quei bambini rimasti vittime di esplosioni, spesso con gravi disabilità e mutilazioni, l’Unicef lancia l’allarme. Rischiano di rimanere esclusi e dimenticati come oltre un milione e mezzo di persone che vivono attualmente con invalidità permanenti causate dalla guerra.