Se a gennaio scorso Carlo Ancelotti aveva annunciato un no ferreo all’ipotesi di una sua candidatura alla panchina azzurra, qualcosa deve avergli fatto radicalmente cambiare idea. Perché l’ex allenatore di Milan, Real Madrid e Paris Saint-Germain, questa mattina su Radio Uno ha lasciato ben più di una porta aperta a un suo eventuale ingresso da allenatore nella Nazionale. “Io ct della Nazionale? No, non è un’ipotesi lontana”, ha dichiarato Ancelotti ai microfoni di Radio Anch’io Sport.
“Conosco bene il commissario della Figc Costacurta, ma in questo momento per la Nazionale è necessario aspettare. Ci sono anche altri allenatori sotto contratto che adesso non si possono contattare e poi si valuterà anche l’operato di Di Biagio”, ha sottolineato l’ex tecnico del Bayern Monaco, da poco esonerato ma ancora a libro paga della società tedesca. “La mia idea sarebbe quella di allenare tutti i giorni. Questo è il mio unico dubbio”, ha continuato l’ex centrocampista del Milan, rispondendo alla domanda sulla sua possibile chiamata alla panchina della nazionale.
Ancelotti è tra i cinque allenatori europei ad aver aver vinto lo scudetto nei campionati di 4 paesi diversi: dalla Serie A alla Premier League, dalla Bundesliga tedesca alla Ligue 1 francese. E sono in molti a vederlo come l’unico commissario davvero in grado di risollevare la Nazionale dopo il tracollo della mancata qualificazione ai Mondiali.
A Radio Anch’io l’allenatore ha parlato anche del portiere della Juventus: “Buffon? Lo conosco, sarei molto sorpreso se smettesse. Sono convinto che possa continuare ancora. Mi sembra ancora molto motivato. Se Di Biagio fa bene a convocarlo? Di Biagio fa sempre bene”. E ha preso posizione sul tema scottante della Var: “E’ necessaria – ha sottolineato – ed è di grande aiuto per tutto il sistema, soprattutto per evitare le polemiche. La Var toglie tanti dubbi a tutti. Non mi sembra che i tempi di valutazione degli arbitri siano così lunghi”, ha concluso.