La svolta, inaspettata, alla fine c’è stata. L’incubo di un conflitto nucleare tra le due Coree si allontana. La speranza accesa dalla partecipazione dei nord coreani alle Olimpiadi invernali di PyongCheng si è rivelata più concreta di quanto gli stessi commentatori immaginassero. Perché Kim Jong-Un, il leader della Nord Corea, protagonista indiscusso fino alla fine, ieri ha scritto una lettera che probabilmente rimarrà nei libri di storia. Una missiva diretta al presidente americano Donald Trump, recapitata nella notte (questa mattina ora italiana) alla Casa Bianca per mano del responsabile per la sicurezza nazionale della Corea del Sud, in qualità di messaggero e di mediatore. Nella lettera il capo della nazione nordcoreana invita il presidente Usa a incontrarsi. Faccia a faccia, per discutere di denuclearizzazione della penisola coreana. Ma anche della fine dei lanci sperimentali di missili che hanno tenuto il mondo con il fiato sospeso per mesi.
Per gli analisti di geopolitica e geostrategia occidentali è un vero colpo di scena. Uno scenario del tutto inaspettato, che cambia radicalmente le carte in tavola. Kim Jong-Un, definito da Donald Trump “l’uomo razzo” in uno dei suoi famosi tweet, potrebbe essere paradossalmente tra i papabili per il prossimo nobel per la pace. Stando al contenuto della lettera, il presidente della Nord Corea sarebbe disponibile alla fine dei test missilistici nucleari. Proprio quei test che hanno portato nei mesi scorsi il mondo sul baratro della guerra nucleare. Il responsabile per la sicurezza nazionale della Corea del Sud, Chung Eui-yong, dopo aver consegnato la lettera al Commander in chief si è affacciato, raggiante, dalla Casa Bianca. E ha annunciato che il presidente Donald Trump si è dichiarato disponibile a incontrare il leader nord coreano entro maggio.
“Un cambiamento radicale e sorprendente della posizione del leader nordcoreano Kim Jong Un”, è stato il commento a caldo del segretario di Stato Rex Tillerson. Per Seul, l’incontro tra i due leader sarà “una pietra miliare per la pace”. Per la Cina è una vittoria. il corso degli eventi sembra aver imboccato la strada giusta per il governo di Pechino, che ha espresso soddisfazione e ottimismo. La questione nucleare della penisola coreana “è sul giusto binario della sua soluzione”, ha sottolineato il portavoce del ministro degli Esteri cinese Geng Shuang, “Il prossimo passo da parte di tutte le parti è di sostenere questo slancio e forgiare sinergie, lavorando assieme per restaurare la stabilità nella penisola coreana”.