Semplicità e tradizione, ma anche una buona dose di tecnica e creatività. Con questi ingredienti, il giovane Simone Scipioni, 21enne marchigiano di Montecosaro, ha surclassato gli altri diciannove concorrenti e ha vinto la settima edizione di Masterchef Italia. Joe Bastianich lo ha preso in giro più volte per la sua timidezza, ma il giovane è andato avanti mantenendo un basso profilo, che si è poi rivelato essere la carta vincente.
Al secondo posto di questa giovanissima Top 3 si è classificata la 23enne ucraina Kateryna Gryniukh, che ha perso il duello contro Simone. Molti fan dello show tifavano per la giovane, sia per far aumentare il numero di vincitrici donne del programma (ad oggi solo due), sia perché si tratta della concorrente con più sfide conquistate in questa edizione. Al terzo posto, invece, il micologo Alberto Menino, di 23 anni, che ha sperato fino all’ultimo di aggiudicarsi il titolo. Alberto è stato eliminato dalla competizione a seguito dell’Invention Test, svolto sotto gli occhi attenti di tre chef stellati, Pino Cuttaia, Anthony Genovese e Norbert Niederkofler.
Simone si è guadagnato la vittoria e 100mila euro, oltre all’opportunità di pubblicare il suo libro di ricette, con un menù degustazione da titolo S=MC2, eseguito con calma e sangue freddo: cinque portate che hanno mescolato l’innovazione alla tradizione, la semplicità alla complessità. La nuova giudice del programma, Antonia Klugmann, ha preso sotto la sua ala il giovane sin dai primi episodi. “Il menù di Simone – afferma la chef – racconta una consapevolezza trovata”. Simone ha commentato a caldo la propria vittoria: “Questo è il mio primo vero viaggio. Sto su un altro pianeta. A Montecosaro me faranno santo patrino, me intitoleranno una via!”.