Professor Ceccanti, l’alleanza con i 5 stelle anche solo per un governo di scopo segnerebbe la fine di questo Pd? Se fosse Bruxelles a spingere il Pd dall’opposizione al governo?
“La via di un governo tra M5S e Pd è del tutto preclusa. Le due piattaforme politiche programmatiche sono incompatibili tra di loro. Un governo di scopo sul terreno della legge elettorale, invece, è del tutto insufficiente se si vuole raggiungere l’obiettivo di produrre un vincitore certo, con la doppia fiducia in Camera e Senato. Se si mantiene la logica del governo di scopo si dovrebbe anche inserire una riforma costituzionale.”
Lei ha parlato di un referendum sullo stile Spd in Germania. E’una possibilità concreta?
“Credo che nessuno nel Pd abbia davvero il coraggio di ipotizzare un sostegno al governo del M5s. Se qualcuno seguisse davvero questa strada, bisognerebbe passare necessariamente per un referendum tra gli iscritti, essendo un radicale cambiamento della linea politica. Come è successo nella Spd in Germania, che era contraria alla grande coalizione con la Cdu. Ma non credo ci sia un gruppo così consistente, né in direzione né tra gli iscritti, che avanzi questa proposta. Sarebbe uno snaturamento del Pd.”
Ora è fondamentale il ruolo del Capo dello Stato. Se non si riuscisse a formare una maggioranza, Mattarella potrebbe prendere in considerazione l’idea di un governo di minoranza del centrodestra o dei 5 stelle?
“Il governo di minoranza ha comunque bisogno di un appoggio esterno per raggiungere la maggioranza. Siccome mi sembra che il Pd sia l’unico che possa darglielo, non avranno i nostri voti. Se dopo il fallimento dei tentativi di comporre una maggioranza, il Presidente della Repubblica prendesse altre iniziative allora esprimeremo un giudizio.”
Per motivi diversi sia Di Maio e Salvini, che il Pd, potrebbero gradire nuove elezioni. A chi converrebbe un’eventuale ritorno alle urne e con quali prospettive?
“Vedo Di Maio e Salvini incamminati sulla strada di Bersani del 2013. Dopodiché quando loro non saranno riusciti a fare nulla, l’iniziativa passerà nelle mani del Presidente della Repubblica, e a quel punto valuteremo.”