Non è l’ennesima notifica di Facebook, bensì di Papa Francesco. Si chiama “Click to Pray” la app che ai tempi di internet invita tre volte al giorno i fedeli con uno smartphone a seguire le intenzioni del Pontefice.
Un applicazione per pregare e indicare i temi su cui riflettere, scelti ogni mese dallo stesso Bergoglio, che di volta in volta alterna gli argomenti. La fede incontra la tecnologia, una sorta di “campana digitale” che chiama a raccolta i fedeli.
L’app attualmente è tradotta in spagnolo, portoghese, francese, tedesco e inglese e italiano. Un successo, perché già accoglie 100 milioni di utenti al giorno. La versione nostrana di “Click to pray” è curata dall’Adp, l’apostolato della preghiera, ed è disponibile in entrambi i formati Android e iOS. Il programma è stato costruito in modo che le persone, ovunque si trovino, possano unire le loro suppliche a quelle del Papa in modo facile e veloce.
L’iniziativa va ad aggiungersi a un’altra esperienza che ha riscosso molto successo: il video mensile in cui Papa Francesco presenta direttamente le sue intenzioni di preghiera.
A breve l’applicazione verrà allargata anche ai cattolici di lingua cinese e vietnamita. “Il target a cui si rivolge – spiega il gesuita Alessandro Piazzesi, direttore nazionale della Rete di preghiera del Papa, presente nei vari continenti da più di 100 anni – è quello dei giovani che forse hanno meno dimestichezza con la preghiera ma tantissima invece con i dispositivi tecnologici”.