Una busta bianca. Sopra la scritta «Rimborso Imu 2012» e «Avviso Importante». Il mittente è «Presidente Silvio Berlusconi». Sono passate tre settimane dall’annuncio a voce della restituzione della tassa sulla prima casa che, come ha ribadito in più occasioni il Cavaliere, «è sacra». E se è vero che verba volant e scripta manent questa è l’ultima stoccata elettorale di Berlusconi a pochi giorni dalle elezioni. Poi la parola spetterà agli elettori che ieri si sono visti recapitare a casa la lettera del Pdl. Come prevedibile è infuriata la polemica: dal Pd che l’ha definita «una truffa» a Rivoluzione Civile nel Lazio che ha annunciato la denuncia. Mentre Casini ironizza: «Riciclate la carta».
Nella parte superiore della lettera in neretto c’è scritto: «Modalità e tempi per accedere nel 2013 al rimborso dell’Imu pagata nel 2012 sulla prima casa e sui terreni e fabbricati agricoli». Berlusconi si rivolge agli elettori spiegando che ci si «potrà recare presso gli sportelli delle Poste Italiane a riscuotere il rimborso» o comunicando «gli estremi bancari». In caso di vittoria il Cavaliere ha già annunciato «un consistente pacchetto di riduzioni fiscali: l’abolizione dell’Imu, la riduzione graduale dell’Irap, nessun aumento dell’Iva e nessuna patrimoniale sui risparmi». E, cavallo di battaglia, la promessa sull’abolizione delle tasse sulla prima casa: «Sarà fatta nel primo Consiglio dei ministri come facemmo nel 2008 con l’abolizione dell’Ici».
L’accusa degli avversari è di “truffa”. Bersani infatti ha definito l’ex premier “un imbroglione”. “Questo è un modo di fare campagna elettorale che non riesco a digerire, è ora di essere seri. Se vinco mando a casa gli imbroglioni, lui e la Lega”. Il leader Pd ha poi incalzato: “Almeno Lauro dava il pacco di pasta”, e ha continuato chiedendo che Berlusconi ridia indietro anche “4,5 miliardi di multe di quote latte, 4 miliardi non incassati con il vecchio condono e 4 miliardi buttati con Alitalia. Li ridia indietro ma di tasca sua”. Pier Ferdinando Casini ironizza sulla lettera invitando gli elettori a “non perdere tempo e a rispedirla al mittente: lui ricicla le promesse, voi riciclate la carta”. Intanto il blogger Gianfranco Mascia, candidato alle regionali del Lazio nelle liste di Rivoluzione Civile, ha annunciato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma per chiedere l’eventuale “verifica di voto di scambio”. Sulla stessa linea anche il leader di Rc Antonio Ingroia: “Berlusconi commette due reati violando la legge elettorale del 1957. Oltre a violare la privacy dei cittadini”.
E pensare che la giornata di ieri era iniziata sotto il segno del fair play: ospiti entrambi del Corriere TV Bersani e Berlusconi si erano incrociati alla fine dell’intervista del leader Pd e tra di due c’era stata una stretta di mano e qualche scambio di battute. «Ancora quattro giorni…», ha detto il Cavaliere parlando della fine della campagna elettorale. «Giusto il tempo per una smacchiatina», ha replicato Bersani scherzando, con la consueta metafora del giaguaro (ieri sera a Porta a Porta il leader democrat ha ricevuto in regalo un peluche del felino). Il leader del Pdl ha poi fatto gli auguri all’avversario.
Federica Macagnone