Se noi italiani possiamo vantare, all’ombra del Colosseo, una folta legione di centurioni, in Giappone i ninja cominciano a scarseggiare. “AAA Cercasi ninja in chiave contemporanea” è il testo del bizzarro annuncio apparso su un sito della prefettura di Aichi, nel Giappone centrale. Il mistero è presto svelato: la domanda di lavoro in questo insolito settore, è aumentata negli ultimi anni a causa della mancanza di valide figure che rappresentino i celebri guerrieri e spie giapponesi dell’epoca feudale. Consacrata da film, cartoni animati e videogiochi, la figura del ninja rappresenta, nell’immaginario collettivo, un guerriero incredibilmente forte, veloce e abile nel combattimento.
“La posizione si è resa disponibile in tutto il territorio come conseguenza dell’aumento del flusso turistico nel Paese del Sol Levante”, spiega Yumi Dohara, responsabile del progetto Hattori Hanzo, un gruppo di promozione turistica della prefettura che ospita la città di Nagoya, introdotto nel 2015 per ampliare le presenze dei visitatori stranieri. L’annuncio specifica che per i candidati al ruolo di Ninja è previsto un provino e un controllo fisico e la conoscenza del giapponese non è indispensabile. È previsto uno stipendio iniziale di 180.000 yen, l’equivalente di 1.400 euro, più un bonus, le spese per il trasporto e l’assicurazione medica.
Insomma, se un centurione nostrano dovesse sentirsi troppo osteggiato dalla giunta Raggi, potrebbe emigrare in Giappone, pur correndo il rischio che lo stipendio sia un po’ più magro.