NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 13:20 del 22 novembre 2024

HomeSpettacoli Cinema, la Sardegna in gara al Festival di Berlino

Cinema, Sardegna in gara
al Festival di Berlino
oltre gli stereotipi

'Figlia Mia' debutta il 18 febbraio

Quattro i film italiani in concorso

di Giordano Contu16 Febbraio 2018
16 Febbraio 2018

“L’idea è sempre stata quella di voler raccontare una Sardegna fuori dagli stereotipi. Quello che mi affascina dell’Isola è la contaminazione continua e stratificata tra la potente tradizione arcaica e il mondo contemporaneo”. Si racconta così la regista romana Laura Bispuri. ‘Figlia mia’ è l’unica opera italiana in concorso alla 68esima edizione del Festival cinematografico di Berlino. Il debutt in prima mondiale avverrà il 18 febbraio.

Trama. Il film racconta la storia di una bambina di 9 anni che vive felice con i genitori. Ha un bel rapporto con la madre, ma nel tempo costruisce un forte relazione con un’altra donna che abita in campagna e che scopre essere la sua vera madre. L’opera racconta l’amore conteso della figlia dai tre punti di vista delle persone coinvolte. Il film è ambientato nella Sardegna contemporanea. Le riprese sono state realizzate tra Cabras, Riola Sardo, San Vero Milis e Oliena. È interpretato da Valeria Golino, Alba Rorhwacher, Udo Kier e dagli attori isolani Sara Casu e Michele Carboni.

La magia sarda a Berlino. I gusti e i profumi sardi arrivano ora sul tappeto rosso della Berlinale con un parterre di personalità tra attori, cuochi ed esponenti della cultura che racconteranno l’isola. La proiezione di ‘Figlia mia’ sarà seguita da una serata organizzata in collaborazione con l’Accademia Casa Puddu. In questa occasione gli chef Salvatore Camedda e Francesco Vitale faranno degustare agli ospiti internazionali una cucina innovativa che coniuga l’autenticità sarda con gusti contemporanei.

A Berlino ci sono altri tre film italiani. Il lungometraggio ‘La terra dell’abbastanza’ in cui Damiano e Fabio D’Innocenzo raccontano la periferia romana. Il documentario ‘Lorello e Brunello’ del regista Jacopo Quadri sul valore della terra e della vita rurale. Infine Land, una coproduzione italiana che racconta la vita in una riserva indiana sullo sfondo di un’America opulenta.

Laura Bispuri. Si tratta dell’opera seconda della regista romana, classe 1977. Il debutto era arrivano nel 2015 con ‘Vergine giurata’. Il film con Alba Rohrwacher che racconta la storia di Hana, orfana albanese, che nella quotidiana lotta contro la repressione femminile attuata dalla cultura arcaica, sceglie una nuova identità, maschile: Mark. Dopo gli studi cinematografici, Bispuri ha vinto il Premio David di Donatello come miglior corto 2010 con ‘Passing Time’. Vince poi il Nastro d’Argento come ‘Talento emergente dell’anno’ con il cortometraggio ‘Biondina’.

‘Figlia mia’ è una produzione Vivo Film e Colorado Film con Rai Cinema, con il sostegno di Eurimages, Mibact, Regione Sardegna e Fondazione Sardegna film commission (Fsfc). Il film vanta una coproduzione internazionale con la tedesca Match Factory productions e la svizzera Bord cadre films, con ZDF arte e RSI Radiotelevisione svizzera.

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig