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Iraq, via al rientro
Dopo aver liberato Mosul
le truppe Usa tornano a casa

Il presidio americano durava da tre anni

Ora si cercano i sostenitori dell'Isis

di Massimiliano Venturini05 Febbraio 2018
05 Febbraio 2018

Le truppe americane della coalizione anti-Isis in Iraq hanno cominciato a ritirarsi, dopo la sconfitta definitiva sconfitta del Califfato che ha perso la sua roccaforte Mosul.

Due funzionari iracheni hanno riferito che è stato raggiunto un accordo in questo senso con le autorità di Baghdad. Alcuni contractor di stanza nella base americana in Iraq hanno confermato di aver visto i militari iniziare a lasciare il Paese. Si tratta della prima riduzione di contingente dall’inizio della guerra contro l’Isis, oltre tre anni fa.

Il primo ministro iracheno Haidar Al-Abadi aveva annunciato la sconfitta finale dell’Isis il 10 dicembre scorso. La maggior parte degli uomini dello Stato islamico si è rifugiata nell’area desertica della provincia di Anbar, dopo la liberazione dei territori iracheni occupati dal 2014.

Intanto i servizi di sicurezza iracheni hanno inserito Raghad Hussein, figlia dell’ex rais Saddam, nella lista della “persone più ricercate” dalle autorità. Si tratta di un elenco composto da 60 nomi di persone sospettate di aver legami con l’Isis, al-Quaeda o al-Baath, il partito di Saddam Hussein.

La figlia di Saddam si è trasferita nel 2003 in Giordania, assieme a sua sorella e ai loro figli. In un’intervista telefonica all’emittente al Arabiya, ha dichiarato che è pronta ad affrontare “coloro che l’hanno insultata”.

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