Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, torna a parlare della vicenda Alitalia, l’ex compagnia di bandiera che nel maggio del 2017 è stata ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria. Proprio in quest’ottica, il 2 maggio sono stati nominati, dal Ministero dello Sviluppo economico, tre commissari straordinari: Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari. In questi mesi hanno lavorato per reperire dei compratori per “salvare” la compagnia. Dalle parole del ministro sembrerebbe che siano stati trovati.
“Il mio obiettivo era arrivare a questo. Ci sono alcune proposte concrete, anche se le elezioni le hanno portate indietro. Ora abbiamo un paio di settimane per chiudere un accordo”, ha dichiarato ieri sera il ministro, ospite a Piazza Pulita, il programma televisivo in onda su La7. “Ha una storia dolorosa, ma dobbiamo capire che continuare a buttarvi soldi dentro non porta da alcuna parte”, ha sottolineato.
Quello del 2017, infatti, non è stato il primo fallimento che ha dovuto affrontare Alitalia e che ha costretto lo Stato a dover fare i conti con ingenti costi. Che, come ha sottolineato Calenda, ora non è più pronto ad affrontare. Nel 2015 Mediobanca ha stimato in 7,4 miliardi il peso sul bilancio del Paese della gestione di Alitalia degli ultimi quarant’anni.