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HomePolitica Facebook, il fact-checking arriva anche in Italia. Zagni: “Depotenziamo le fake news”

Facebook, il fact-checking
arriva anche in Italia
"Depotenziamo le fake news"

Pagella Politica monitorerà i profili

Il direttore Zagni: "Satira esclusa"

di William Valentini30 Gennaio 2018
30 Gennaio 2018

Tenere sotto controllo le bufale su Facebook in vista delle elezioni politiche del 4 marzo, senza censurare le opinioni degli utenti. Sono questi i presupposti che hanno spinto il social network più famoso a dotarsi, anche in Italia, di un sistema di fact-checking.

Dalla prossima settimana, infatti, gli utenti disporranno di un nuovo servizio: un giornalista specializzato esterno a Facebook controllerà i contenuti pubblicati dagli utenti. Nel caso circolasse una “fake news”, avrà il compito di spiegare con un breve articolo correlato cosa rende la notizia una bufala.

Per realizzare questo controllo sulle notizie la piattaforma social si avvarrà della collaborazione di Pagella Politica, una testata giornalistica italiana specializzata nel monitoraggio delle dichiarazioni di esponenti politici per valutarne la veridicità attraverso numeri e fatti. Abbiamo contattato il direttore del sito specializzato nel fact-checking, Giovanni Zagni, per capire come funzionerà: “Il nostro obiettivo è quello di depotenziare le fake news macroscopiche. Non vogliamo colpire la satira o, peggio, le opinioni espresse”.

Sarà presente un approfondimento che chiarirà perché la notizia in questione era fuorviante o inesatta:  “In Italia non avremo bollini rossi o altri strumenti visivi per evitare le bufale – annuncia Zagni – La soluzione consisterà nell’allegare alla fake news un piccolo articolo che smonterà la notizia falsa”.

I contenuti inventati saranno, inoltre, visualizzati più in basso nel News Feed (l’indicizzatore delle notizie di Facebook) e verrà data meno visibilità alle Pagine e ai siti web che condividono ripetutamente notizie ritenute false. Da diverso tempo il social prova ad arginare il problema dei falsi, ha stretto una collaborazione con l’Agcom e partecipa al Tavolo tecnico per la garanzia del pluralismo e della correttezza sulle piattaforme digitali, lanciato dal Garante per le comunicazioni a dicembre scorso.

Ma per rimane fondamentale la cooperazione dei protagonisti della campagna che si concluderà tra un mese: candidati e partiti saranno coinvolti in un utilizzo corretto degli strumenti di sicurezza della piattaforma, scongiurando la presenza di profili falsi o di intrusioni esterne nei propri account.

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