“È mio onore e privilegio condannarla. Non merita di uscire mai più da una prigione. Non ha fatto nulla per controllare i suoi impulsi e ovunque lei cammini, la distruzione arriverà ai più vulnerabili. Le sto dando 175 anni che sono 2100 mesi. Ho appena firmato la sua condanna a morte”. Con queste parole la giudice Rosemarie Aquilina ha condannato il medico della squadra americana di ginnastica Larry Nassar per gli abusi perpetuati in vent’anni di carriera a più di 150 atlete. Nassar dovrà rimanere almeno 40 anni in carcere. Tra le vittime di Nassar c’è anche la stella della ginnastica mondiale Simone Biles.
La giudice Aquilina è diventata subito eroina del web: ha definito le vittime dello stupratore “sorelle” e ha gettato via la memoria difensiva presentata dalla difesa. Un approccio molto risoluto contro colui che viene dipinto come “il maggiore aggressore sessuale di minori nella storia”.
Al di là del processo, è ancora da capire come sia stato possibile che per due decenni, Nassar abbia potuto agire indisturbato.