Ancora una volta è il polpettone immancabile di “Cinquanta sfumature”, ora in veste noir ma declinato nel corso degli anni in vari colori, ad aggiudicarsi l’en-plein di nomination. Non per la cerimonia degli Oscar però, quella che si terrà il 4 marzo al Dolby Theatre di Los Angeles. L’occasione è invece quella dell’assegnazione dei Razzie Awards: il premio come peggior film di Hollywood dell’ultimo anno. È il riconoscimento che nessun attore o regista vorrebbe mai ricevere, quell’Oscar al rovescio divenuto negli anni l’incubo dei cineasti, e che viene assegnato con tanto di cerimonia ufficiale proprio il giorno prima della “Notte delle Stelle”.
A finire nella lista dei film più brutti e degli attori peggiori quest’anno è stata l’ultima fatica di Tom Cruise, “La mummia”, del regista Alex Kurtzman. A fargli compagnia, con una pioggia di nomine a peggior attrice protagonista, peggior attore non protagonista, peggior regia, c’è poi la pellicola di Darren Aronofky, “Mother!”. La menzione di peggior attore tocca anche a Johnny Depp, per la sua interpretazione dell’ultimo capitolo della saga di “Pirati dei Caraibi”, intitolato “La vendetta di Salazar”. Ma non va meglio a Zac Efron, protagonista di “Bay Watch”, remake tratto dall’omonimo telefilm cult degli anni Ottanta.
Tra le attrici candidate all’odiato premio spiccano, oltre a Jennifer Lawrence – protagonista dell’horror firmato dal suo ex compagno Aronofsky – anche Emma Watson, che recita in “The Circle”, e Katherine Heigl, con “L’amore criminale”. Tra le interpreti non protagoniste Susan Sarandon, che recita in “Bad Moms 2: Mamme molto più cattive”, insieme a Kim Basinger, che compare in “Cinquanta Sfumature di Nero”.
Dall’elenco dei reietti di Hollywood non manca poi l’ultimo film di Michael Bay, “Transformers: l’ultimo cavaliere”, che riesce ad aggiudicarsi il record di ben 8 nomination: dalla peggior sceneggiatura alla peggior regia, passando per quella di peggior sequel. Quest’anno alla sua 38esima edizione, il Razzie Award è un premio non da poco: ad assegnarlo è la Golden Raspberry Award Foundation, che si basa sul giudizio decretato ufficialmente da mille giudici chiamati ad esprimersi online, sia dagli Stati Uniti e da altri 25 paesi del mondo.