Carles Puigdemont, presidente uscente della Generalitat della Catalogna (in attesa della sua probabile riconferma) ha lasciato stamane il Belgio, paese in cui da 80 giorni ha trovato temporanea ospitalità, in seguito al mandato di arresto emanato da Madrid per ribellione e sedizione. Puigdemont è partito poco prima delle 8 alla volta della capitale della Danimarca, dove alle ore 14 è previsto un suo intervento all’Università di Copenaghen in un dibattito sul tema della situazione politica catalana.
La procura spagnola, per cercare di sfruttare il viaggio dell’esule Puigdemont, ha chiesto al giudice del Tribunale Supremo Pablo Llarena di riattivare il mandato d’arresto europeo a suo carico: il mandato era stato ritirato a dicembre per il rischio che il Belgio negasse l’estradizione del “President“. Le autorità iberiche sperano in una maggiore collaborazione da parte danese rispetto a quella mostrata dal Belgio. La richiesta di un nuovo mandato è stata rifiutata dal giudice Llarena verso l’ora di pranzo.
Intercettato al suo arrivo al consiglio dell’Unione Europea, il ministro degli Affari esteri spagnolo Alfonso Maria Dastis Quecedo ha dichiarato che Carles Puigdemont è “soggetto ad un provvedimento”, aggiungendo che si tratta di “una questione che compete ai giudici”, su cui preferisce non esprimersi.
Nel frattempo, a Barcellona è il neo-eletto presidente del Parlamento catalano Roger Torrent a confermare come la rielezione di Puigdemont sia sempre più vicina: il nome del presidente uscente, appoggiato dal fronte indipendentista (che ha la maggioranza assoluta nel Parliament), è l’unico emerso nelle consultazioni con i vari gruppi politici tenutesi nei giorni scorsi. Il tutto mantenendo bene in mente la minaccia di Madrid: il premier spagnolo Mariano Rajoy ha affermato che, in caso di rielezione di Puigdemont, manterrà attivo l’articolo 155 della Costituzione spagnola, che limita drasticamente l’autonomia della regione catalana, ed è già in vigore dal 27 ottobre 2017, quando la Catalogna si dichiarò unilateralmente indipendente da Madrid.