Sono giorni di tensione tra israeliani e palestinesi dopo che, una settimana fa un rabbino è rimasto ucciso in un attentato. Questa notte nel corso di un prolungato scontro a fuoco a Jenin, in Cisgiordania, l’esercito israeliano ha ucciso due palestinesi che, secondo la versione ufficiale, sarebbero i responsabili della morte del rabbino Hawat Ghilad, volontario dei servizi medici.
La radio militare ha riferito che uno dei due uomini era il figlio di un dirigente di Hamas, mentre altri membri della stessa cellula terroristica sono stati arrestati. Il blitz dell’unità d’elite dell’esercito israeliano ha localizzato gli uomini all’interno di un edificio che è stato poi demolito, mentre durante l’operazione due militari israeliani sono rimasti feriti, uno dei quali in modo grave. Durante la notte si è reso necessario l’intervento di altre forze armate che sono entrate in città dopo che centinaia di abitanti del quartiere si sono scagliati contro i militari, lanciando sassi e altri oggetti.
Intanto, dal fronte palestinese è arrivato in queste ore il comunicato dell’agenzia di stampa Maan che, riportando le parole di Hamas, ha reso noto che uno dei morti è Ahmed al-Jarrar, di 22 anni, definito dalla stesso Hamas un “martire delle Brigate Ezzedin al-Qassam”, mentre un secondo soldato “manca all’appello” e potrebbe trattarsi dell’altro palestinese ucciso ancora sepolto nei detriti dell’edificio raso al suolo.