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HomePolitica “La sinistra sia unita”, l’appello di Prodi e Veltroni in vista del 4 marzo

"La sinistra sia unita"
Appello di Prodi e Veltroni
in vista del 4 marzo

Dopo il ritiro del governatore Maroni,

importante il voto in Lombardia e Lazio

di Valerio Del Conte11 Gennaio 2018
11 Gennaio 2018
Prodi e Veltroni

Prodi e Veltroni

Mancano 52 giorni alle elezioni che rimescoleranno le carte della politica italiana. Il 4 marzo si avvicina e i padri del centrosinistra hanno lanciato un appello ai dem. Da un lato Romano Prodi, fondatore dell’Ulivo, che afferma: “Le forze del centrosinistra recuperino il buon senso e si mettano insieme per le elezioni regionali e anche per quelle nazionali”. Dall’altro, Walter Veltroni, primo segretario del Pd, che avvisa: “Sarebbe un vero e proprio delitto presentarsi divisi in due regioni fondamentali per il Paese”. Il 4 marzo, infatti, si terranno anche le elezioni regionali nel Lazio e in Lombardia.

Roberto Maroni, attuale governatore della Lombardia, ha annunciato che non correrà per un secondo mandato a causa di motivi personali. La regione è tornata, quindi, ad essere un obiettivo politico e il dialogo tra Partito Democratico e Liberi e Uguali si è velocemente ripristinato. Vincere le elezioni o comunque rafforzare la presenza politica in Lombardia e Lazio può far guadagnare punti anche in vista delle nazionali. Questo perché le due regioni sono rispettivamente la prima e la terza regione più popolosa d’Italia, e quindi con il numero più grande di collegi elettorali.

“È evidente a tutti che le condizioni sono cambiate. È possibile un’inversione di tendenza e allora sarebbe doveroso che i partiti del centrosinistra, tutti i partiti, trovassero l’unità contro le destre”. Queste le parole di Veltroni, a cui si aggiungono le dichiarazioni di Prodi: “Sono preoccupato perché non vedo prevalere quello spirito di coalizione che è sempre indispensabile per vincere una competizione elettorale. Quello spirito è fondamentale per le elezioni regionali, ma lo è anche per il voto nazionale. Per un semplice motivo: è stata approvata una legge che prevede proprio le coalizioni”.

C’è tempo fino a fine gennaio per sancire le alleanze. Nel Lazio, LeU tende alla conferma della coalizione su cui, fino ad oggi, si è appoggiata la giunta di Nicola Zingaretti. Secondo Grasso e Bersani, la coalizione deve restare tale per fronteggiare l’avversario del centrodestra, che potrebbe presentare l’ex missino Maurizio Gasparri. Non sposano questa idea gli esponenti di Sinistra Italiana, Fassina e Fratoianni. In Lombardia, invece, il candidato dem Giorgio Gori non rientra nelle simpatie di Mdp a causa della sua carriera nelle televisioni di Berlusconi. Per Liberi e Uguali, invece, dovrebbe correre Onorio Rosati.

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