Ricominciare da una fede fatta di piccole cose. Nell’udienza generale di questa mattina, il Santo Padre ha voluto sottolineare la necessità di una riscoperta dei riti introduttivi della Messa ai quali ha dedicato la sua catechesi di oggi. “Quando il popolo è radunato, la celebrazione si apre con i riti introduttivi, comprendenti l’ingresso, il saluto, l’atto penitenziale, dove noi chiediamo perdono dei nostri peccati, il Kyrie eleison (l’invocazione religiosa di derivazione greca), l’inno del Gloria e l’orazione colletta, che non è una colletta delle offerte, ma delle intenzioni, che sale al cielo come preghiera”.
Papa Francesco ha spiegato inoltre che l’ingresso in chiesa nel momento della funzione rappresenta l’ingresso in una “sinfonia”, nella quale “risuonano varie tonalità di voci, compresi tempi di silenzio, in modo da creare l’accordo tra tutti i partecipanti, “animati da un unico Spirito e per un medesimo fine. È necessario conoscere questi santi segni – ha aggiunto il Pontefice – per vivere pienamente la Messa e assaporare tutta la sua bellezza”. Per farlo è una buona abitudine guardare l’orologio: “Sono in tempo, arrivo dopo il sermone e così rispetto il precetto. È importante prevedere di non arrivare in ritardo, bensì in anticipo – ha concluso il Santo Padre – per preparare il cuore al rito della Messa”.