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HomeCronaca Droga da Albania a Sicilia, tra i quindici indagati cugino di ex ministro

Droga da Albania a Sicilia
tra i quindici indagati
cugino di ex ministro

Giro d'affari stimato in 20 milioni

Sequestrate armi e munizioni

di Dino Cardarelli18 Dicembre 2017
18 Dicembre 2017

Il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro in commisione Difesa del Senato prima dell'audizione sul caso migranti-Ong, Roma 3 maggio 2017. ANSA/GIUSEPPE LAMI

La Procura di Catania, a firma del procuratore Carmelo Zuccaro, ha chiuso le indagini sull’inchiesta “Rosa dei venti”, che si occupa di un vasto traffico di droga tra Albania e Sicilia sud-orientale, per un giro d’affari stimato in 20 milioni di euro. Tra i quindici indagati c’è anche Moisi Habilaj, ritenuto ai vertici dell’organizzazione e cugino dell’ex ministro dell’Interno di Tirana Saimir Tahiri, per il quale la Procura albanese aveva chiesto l’arresto lo scorso 19 ottobre. La richiesta era stata però respinta a maggioranza dal Parlamento sei giorni più tardi. L’ex ministro aveva reso pubblico un documento in cui la Procura di Catania affermava che nei suoi confronti “non risultano sino alla data odierna” iscrizioni sul registro degli indagati. Le indagini avrebbero fatto luce su un’organizzazione criminale italo-albanese dedita al traffico internazionale di armi e sostanze stupefacenti che negli ultimi anni era riuscita a trasportare in Italia oltre 3.500 chilogrammi di Marijuana, poi rivenduta sulle piazze di spaccio di Catania e delle province di Ragusa e Siracusa. Sequestrati anche fucili del tipo kalashnikov e centinaia di munizioni.

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