Arrestato in Spagna dopo un conflitto a fuoco Norbert Feher, alias Igor Vaclavic, conosciuto come ‘Igor il russo’. Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha ringraziato le autorità iberiche. “Un ringraziamento alle autorità spagnole, all’Arma dei carabinieri e il pensiero va alle vittime di Budrio e alle vittime in Spagna”.
La cattura. Latitante da 8 mesi, il responsabile di 2 omicidi in Emilia-Romagna, è stato catturato – secondo quanto riporta El Pais – nella provincia di Teruel, vicino alla cittadina di Castellón, in seguito ad un incidente stradale. La cattura è avvenuta nella notte, alle 3 di mattina, dopo una lunga caccia all’uomo scattata in seguito alla sparatoria. Secondo quanto riferito all’Ansa dai carabinieri di Bologna, la cattura è avvenuta dopo che ieri ‘Igor il russo’ è stato coinvolto in uno scontro a fuoco in cui sono morte tre persone, tra cui due uomini della Guardia Civil e un civile. La sparatoria era avvenuta in una località compresa fra Andorra e Albalate del Arzobispo, nella Spagna occidentale.
Polemica l’Arma. “Non abbiamo mai mollato la ricerca di questo pericolosissimo individuo. Stiamo aspettando l’ultima conferma che si tratti di lui anche se quasi certamente è lui”. Così il comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Tullio del Sette, in merito all’arresto di Igor il russo, a margine della presentazione del calendario Cites, oggi a Roma. “Ha dimostrato quanto sia pericoloso e che grosso peccato sia stato metterlo in libertà nel 2015, quando ancora doveva scontare degli anni di galera”.
L’indagine. La polizia scientifica italiana ha comunicato che le impronte digitali dell’uomo, immesse dalle forze dell’ordine spagnole nella banca dati europea Afis, coincidono con quelle già in possesso degli inquirenti italiani. La persona fermata è proprio l’autore degli omicidi commessi in Aprile a Budrio, nel Bolognese, e Portomaggiore, Ferrara. La Procura della Repubblica di Bologna, coordinando i carabinieri del Ros e del comando provinciale di Bologna e Ferrara, aveva da tempo coordinato le indagini con la Spagna. Diversi erano i riscontri sulla presenza del ricercato, di origine serba. Altre indagini sono state fatte in Serbia, in Austria e in Francia, con trasferte degli investigatori, di concerto anche con le autorità di polizia spagnole.
“Spero che sconti la pena dovuta e che possa essere finalmente fatta giustizia. Anche se questo non potrà mai cambiare il mio dramma”. Questa la reazione di Maria Sirica, vedova del barista Davide Fabbri, prima vittima di ‘Igor il russo’.