Avrebbero gestito gli “stipendi” del clan Zagaria, le quattro donne destinatarie di un provvedimento di custodia cautelare da parte della Dia di Napoli, che dovranno difendersi dall’accusa di ricettazione aggravata dalla finalità mafiosa. Si tratta di Beatrice Zagaria, Francesca Linetti, Tiziana Piccolo e Patrizia Martino. Tutte donne legate da parentela alla famiglia malavitosa, i cui esponenti si trovano attualmente in carcere. Michele Zagaria, in particolare, arrestato sette anni fa dopo un lungo periodo di latitanza, è da allora detenuto in regime di carcere duro.
Dalle indagini, condotte dal pool anticamorra della Procura, sono emersi accertamenti patrimoniali, intercettazioni e dichiarazioni di collaboratori che avrebbero rilevato il ruolo delle quattro indagate, le quali sono accusate di aver percepito denaro destinato alle paghe mensili degli affiliati al clan.
Nei giorni scorsi, il boss Michele Zagaria aveva protestato durante un processo contro la fiction “Sotto copertura”, arrivando ad arrotolarsi intorno al collo il filo del telefono utilizzato per i collegamenti in videoconferenza dal carcere all’aula di giustizia.