Nella nuvola di Fuksas, oltre 100mila presenze e il tutto esaurito nella maggior parte degli incontri. Questo il bilancio della sedicesima edizione di ‘Piu’ libri più liberi’, la fiera nazionale della Piccola e Media Editoria.
Sarà stata l’apertura della “nuvola” al pubblico romano e non, ma sin dai primi giorni si è registrata un’affluenza senza precedenti. La Fiera, terminata ieri, si conferma uno degli eventi culturali più importanti della Capitale e uno dei più rilevanti in Italia, con un incremento di vendite pari al 100%.
Tra gli ospiti più attesi Andrea Camilleri che, in un lungo dialogo con Marino Sinibaldi, racconta della sua vita di scrittore. “Sono cieco, ma perdendo la vista tutti gli altri sensi si riacutizzano. La memoria, ad esempio, è diventata più forte, ricordo più cose di prima con molta lucidità e scrivo sempre”. E, per continuare a farlo, si è inventato “un teatrino visivo mentale che lo aiuta a tenere a mente quello che ha appena dettato”, spiega il padre di Montalbano al suo pubblico.
Roberto Saviano invece ha raccontato la realtà di “Scomodo”, la rivista autofinanziata, stampata su carta e senza pubblicità, che nell’era del digitale punta all’informazione lenta. “Mi ha incuriosito, appassionato, non credevo – dice alla platea di Più libri l’autore di Gomorra –. L’informazione lenta è la base di tutto. Nel mondo delle news, lento sembra noioso, invece vuol dire approfondire”. “Scomodo” in questi suoi due anni di vita, ha colpito molti lettori e Saviano è con loro che ha voluto dialogare della possibilità di fare un giornalismo concreto.
Alessandro Baricco ha deciso di svelare, proprio alla Nuvola, il suo nuovo libro, che non si chiamerà “Barbari 2″, ma che è di fatto il seguito di uno dei suoi libri più noti. Come Saviano, parla del presente plasmato dalla tecnologia, “Non dobbiamo chiederci come Facebook o gli smartphone ci cambino – dice alla sua platea lo scrittore torinese – ma quale uomo, quale rivoluzione mentale li abbia inventati, per strutturare il mondo come voleva lui”.
Un po’ di pausa, poi l’Arena si è di nuovo riempita per continuare quello che sembra l’eterno dibattito tra il mondo dei social e la lingua italiana. Due dei più importanti linguisti italiani, Luca Serianni e Valeria Della Valle, con Francesco Merlo aprono il dibattito dal titolo “Siate brevi”, incrocio tra social, sms e l’idea di precisione nella lingua. Per ricordare l’importanza della lingua italiana ai più di duecento spettatori, tutti molto giovani, che con i loro libri sotto il braccio, sembrano ridare nuova speranza alla lingua italiana.