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HomeSpettacoli Arabia Saudita, riaprono i cinema dopo 35 anni

In Arabia Saudita
riaprono i cinema
dopo ben 35 anni

Licenze rilasciate subito

ma l'apertura sarà nel 2018

di Alessio Foderi11 Dicembre 2017
11 Dicembre 2017

Dalla primavera 2018, dopo ben 35 anni, le porte dei cinema si apriranno nuovamente in Arabia Saudita. A renderlo noto sono state le autorità del regno tramite una risoluzione che spiana la strada alle licenze per i cinema commerciali. In particolar modo, il ministro della cultura e dell’informazione Awwad bin Saleh Alawwad sostiene che “questa riapertura sarà un catalizzatore per la crescita economica e la diversificazione del paese”. Per il regno wahabita, che osserva una rigida versione dell’Islam sunnita, si tratta di una vera decisione storica, e fa parte della serie di riforme sociali introdotte dal principe ereditario Mohammed bin Salman. Tra queste anche la revoca, dal prossimo anno, del divieto alle donne di guidare le automobili.

I cinema nel regno saudita vennero chiusi negli anni Ottanta, dopo una svolta di carattere ultraconservatore degli islamisti. In quegli anni venne scoraggiato l’intrattenimento pubblico considerato avverso alla legge islamica. Una resistenza che perdura negli anni. Nel 2009, il Gran Mufti dell’Arabia Saudita Abdul Aziz Alu Al Sheikh dichiarò in un convegno che cinema e teatro “distraggono le persone dal lavoro” e dalla “possibilità di raggiungere successo”. Un’interpretazione radicale che sta cambiando. “Sviluppando il più ampio settore culturale creeremo nuove opportunità di impiego e formazione, oltre ad arricchire le opzioni di intrattenimento del regno”, spiega l’attuale ministro della cultura.

Come riporta Linkiesta, fino ad oggi l’unico cinema aperto si trova a Khobar, città nella zona orientale affacciata sul Golfo Persico. Ma l’eccezione diventerà la regola. Il comunicato governativo stima infatti che entro il 2030 apriranno più di 300 cinema con più di 2000 proiezioni e un impatto economico notevole attraverso la creazione di 30.000 posti di lavoro nell’industria culturale. Una notizia che di certo rallegrerà gli operatori del settore, come Maisah Sobaihi, nota per il suo lavoro artistico in tutto il regno Saudita. Nel 2017, presente all’evento TED x Roma, aveva dichiarato “potrà sorprendervi ma in Arabia Saudita non ci siano teatri pubblici”. Una tendenza che adesso sembra invertirsi, a cinema come a teatro.

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