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HomePolitica Liberi e Uguali. Nasce la nuova sinistra guidata da Pietro Grasso

Battesimo di Liberi e Uguali
nasce la nuova sinistra
guidata da Pietro Grasso

Renzi: "Il vero leader sarà D'Alema"

Orlando: "Non pregiudicare il dialogo"

di Christian Dalenz04 Dicembre 2017
04 Dicembre 2017

Italian Senate President Pietro Grasso attends an event titled 'For a new proposal' of a national assembly promoted by the Italian parties 'Democratic and Progressive Movement' (MDP), 'Sinistra Italiana' and 'Possibile', in Rome, Italy, 03 December 2017. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Il progetto della sinistra, infine, va in porto. La lista unitaria tra Mdp, Sinistra Italiana e Possibile è stata presentata ieri all’Atlantico Live di Roma. Si chiamerà “Liberi e Uguali”. E alla guida ci sarà il Presidente del Senato Pietro Grasso. Renzi però non crede che Grasso sarà davvero al timone della sinistra, dietro cui vede la longa manus di D’Alema. Mentre Orlando spera nel dialogo tra Pd e la nuova lista.

L’investitura.  “C’è in gioco il futuro dell’Italia e questa è la nostra sfida: battersi perché tutti, nessuno escluso, siano liberi e uguali”. Così il leader di Liberi e Uguali, Pietro Grasso, parafrasando il nome della nuova formazione.

Grasso se l’è presa contro alcuni luoghi comuni della politica. “L’unico voto utile è per chi costruisce speranze portando in Parlamento i bisogni e le richieste della metà d’Italia che non vota”. E ancora: “Ho ricevuto tante telefonate, mi hanno chiesto di fermarmi un giro, fare la riserva della Repubblica: mi spiace, questi calcoli non fanno per me”.

Renzi non ci crede. “A Grasso faccio in bocca a lupo. Poi bisogna capire se comanderà lui o D’Alema“. Con questa battuta resa a Fabio Fazio durante l’intervista a Che Tempo Che Fa di ieri sera il segretario del Pd ha minimizzato la nuova leadership di Liberi e Uguali. “D’Alema per mestiere ha sempre attaccato il leader del partito più vicino”. E aggiunge: “Votare per la Cosa Rossa sarà come fare un favore alle destre”. Fratoianni stamattina ha liquidato le parole di Renzi così: “Battute poco eleganti e poco interessanti”. E Speranza: “A me di Renzi non interessa nulla”.

Orlando spera nel dialogo. “Credevo che potesse essere una figura in grado di ricomporre il quadro. Ma oggi con la sua scelta, che va rispettata, questa prospettiva è più difficile”. Cosi Andrea Orlando, ministro della Giustizia, ai microfoni di Radio Capital. Che non perde comunque la speranza in un’alleanza, da farsi prima o poi: “La storia della sinistra è fatta da scissioni che per fortuna non hanno pregiudicato il dialogo”.

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