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HomeEconomia Se la Brexit impoverisce anziani e bambini

Brexit, aumenta la povertà
anziani e minori indigenti
nel Regno Unito

Lo rivela il quotidiano The Guardian

dati della Joseph Rowntree Foundation

di Salvatore Tropea04 Dicembre 2017
04 Dicembre 2017

epa06060068 People with placards reading 'Austerity Kills' during an anti-austerity demonstration outside Parliament in London, Britain, 01 July 2017. Tens of thousands of people took part in a demonstration against British Government and called to end austerity, further cuts and privatisation. EPA/ANDY RAIN

In Gran Bretagna i tagli imposti dall’austerità dei governi conservatori fanno sentire il loro peso e a pagarne le conseguenze sono soprattutto i più poveri. Questa sembra essere la fotografia attuale del Paese nel momento in cui sta sperimentando la Brexit, che comporterà un ulteriore esborso per le casse dello Stato. La denuncia arriva dal The Guardian, che ha riportato i dati della Joseph Rowntree Foudation.

La Fondazione, che si propone di ispirare il cambiamento sociale attraverso ricerche, inchieste e focus sulla vita dei cittadini del Regno Unito, ha rivelato che negli ultimi quattro anni – a partire dal biennio 2012-2013 – oltre 400mila bambini e 300mila anziani al di sopra dei sessantacinque anni sono precipitati in quell’universo già ampio dei cosiddetti “nuovi poveri”. Centinaia di migliaia di persone, dunque, che si trovano sulla soglia della sopravvivenza se non addirittura sotto.

Come analizzato dal quotidiano britannico, si tratta del primo incremento significativo della povertà che il Paese della Regina Elisabetta registra da oltre un ventennio e che ripropone nel dibattito pubblico e politico il tema di una crescita economica che però continua a svantaggiare i ceti più bassi. Sul tema, sempre sulle pagine del Guardian, è intervenuto il leader del sindacato dei trasporti Tuc, Frances O’Grady, che ha confermato e ribadito come la crescita dell’isola “non ha avuto un impatto equo” e la classe lavoratrice britannica si trova oggi con dei salari reali “più bassi di 10 anni fa”.

L’amministratore delegato della Fondazione, Campbell Robb, ha commentato i dati come “preoccupanti”: le scelte politiche del recente passato, ha aggiunto, “insieme alla stagnazione salariale e all’incertezza economica, continuano a significare per migliaia di persone una continua lotta per arrivare a fine mese e sbarcare il lunario”. La JRF, inoltre, ha colto l’occasione di questo studio per esortare il governo a sbloccare più benefici e investimenti, oltre che ad aumentare la formazione per i lavoratori adulti e intraprendere un progetto per costruire e rendere più accessibili le case per le famiglie più in difficoltà.

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