Una rapina dai contorni strani seguita da un suicidio che sembrava inspiegabile ai primi di novembre: ieri la svolta con un video hard che spunta da un pc e i primi tre indagati. E’ la vicenda di Michela Deriu, la barista di 22 anni di Porto Torres morta a La Maddalena a casa di un’amica, dove si era rifugiata dopo quella aggressione nella quale gli erano stati rubati circa mille euro. Dopo indagini serrate, il filmato a luci rosse che avrebbe spinto la giovane a togliersi la vita è stato scovato e acquisito dagli inquirenti. Una storia ancora tutta da chiarire, costellata di minacce ed estorsioni.
Il procuratore di Tempio Pausania, Gianluigi Dettori, ha iscritto tre persone nel registro degli indagati a garanzia delle perquisizioni in casa e personali alle quali sono stati sottoposti. Si tratta di tre conoscenti della cerchia di amici di Michela. Le ipotesi di reato vanno dall’istigazione al suicidio alla tentata estorsione sino alla diffamazione aggravata. Gli inquirenti stanno verificando gli indizi acquisiti per capire se, come ed eventualmente in quale ruolo ciascuno dei tre abbia avuto parte nella vicenda.