Il recentemente scomparso Severino Cesari merita di ricevere il premio Strega alla memoria, nonostante ciò sia contro le regole della competizione? La proposta fatta qualche giorno fa dallo scrittore Gianluca De Cataldo fa discutere il web e gli addetti ai lavori.
Lo sceneggiatore, celebre soprattutto per aver scritto Romanzo Criminale, ha lanciato l’idea con un tweet venerdì scorso. Ieri è anche intervenuto su Repubblica per spiegarsi meglio. Quest’anno è uscito l’ultimo libro di Cesari, Con molta cura, in cui lo scrittore racconta gli ultimi due anni della sua vita e la battaglia contro il tumore, purtroppo persa.
Secondo De Cataldo, quello di Cesari è “un breviario di contemplazione della morte e nello stesso tempo un libro laico, a tratti divertente, che ti prende per mano e ti porta verso l’ignoto”. Per questo si è spinto a chiedere la sospensione del premio e l’assegnazione immediata a Con molta cura. In alternativa, De Cataldo si accontenterebbe che il libro partecipi alla competizione e vinca.
Questa seconda strada è praticabile, secondo le regole del premio Strega. Ma è, diciamo così, “politicamente” difficile. Lo sostiene, questa mattina, Raffaella De Santis proprio su Repubblica. “Severino era editor einaudiano e la sua corsa con un libro Rizzoli scardina il gioco di pesi e misure gestito dalle major editoriali”. Questa l’analisi dell’autrice dell’articolo, che raccoglie anche una serie di pareri sulla questione.
Paolo Repetti, intimo amico di Severino, con cui ha guidato per vent’anni la collana Einaudi Stile Libero, appoggia l’idea: “Sarei felice se il suo libro vincesse. Ma vorrei che non ci fossero strumentalizzazioni”. Scettica Chiara Valerio, che dirige
la narrativa italiana Marsilio e Amica della Domenica: “Non penso che a Severino sarebbe piaciuta l’idea”. Ma c’è la parziale apertura alla partecipazione al concorso da parte di Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci che organizza l’evento. “Parleremo dell’eventuale candidatura di Cesari nella prossima riunione del comitato direttivo. Ma è impensabile sospendere la gara”. Difficile dunque che lo si premi alla memoria.
A tutti gli scrittori ed editori italiani: quest’anno non si corra per lo Strega. Quest’anno lo si assegni a Severino e alla sua memoria . #Conmoltacura #StregaperSeve pic.twitter.com/w9RnJ97QBR
— Giancarlo De Cataldo (@Giancadeca) 23 novembre 2017