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HomeCultura David di Michelangelo, sentenza vieta uso immagine: colpito anche bagarinaggio

David di Michelangelo
sentenza vieta uso immagine
Colpito anche bagarinaggio

Addio a prezzi maggiorati e volantini

Altri musei potrebbero seguire l'esempio

di Giulia Torlone24 Novembre 2017
24 Novembre 2017

L'immagine del David di Michelangelo non potrà essere utilizzata su tutto il territorio italiano ed europeo a fini commerciali: è quanto stabilisce, per la prima volta, l'ordinanza 'antibagarini' emanata dal tribunale di Firenze, 23 Novembre 2017. E'stata, infatti, accolta, la domanda dell'Avvocatura dello Stato contro le attività di una società, la Visit Today, che vendeva fuori dalla Galleria dell'Accademia di Firenze, 'casa' del capolavoro rinascimentale, biglietti a prezzo maggiorato utilizzando su volantini, documentazione promozionale e sito la fotografia del David, 23 Novembre 2017. ANSA/ MAURIZIO DEGL'INNOCENTI

I diritti sull’immagine del simbolo fiorentino per eccellenza, il più riprodotto e commercializzato, ovvero il David di Michelangelo, resteranno nelle mani della Galleria dell’Accademia. Con un’innovativa sentenza il Tribunale di Firenze ha stabilito che sarà vietato usare, su tutto il territorio italiano ed europeo, l’immagine del capolavoro di Michelangelo a fini commerciali. Lo si potrà fare esclusivamente previo permesso della Galleria di Firenze, la sede che ospita il colosso, massimo simbolo del Rinascimento. La richiesta era stata avanzata dall’Avvocatura dello Stato che si è mossa per contrastare il bagarinaggio della società Visit Today, la quale vendeva a prezzi maggiorati i biglietti d’ingresso per visitare la celeberrima opera. Fino a 45 euro il prezzo di rivendita, 30 per i minorenni, mentre il ticket intero per adulti è 8 euro + 4 euro in caso di prenotazione e ingresso gratis per i bambini. In più la Visit Today utilizzava volantini e materiale promozionale sfruttando l’immagine del David senza il permesso.

In aggiunta, il Tribunale ha condannato la società a pubblicare il testo dell’ordinanza, oltre che sul proprio spazio web, su tre quotidiani a diffusione nazionale e tre periodici a scelta della Galleria dell’Accademia e al pagamento di una penale di 2.000 euro per ogni giorno di mancato rispetto delle precedenti disposizioni.

Alla base della richiesta dell’Avvocatura soddisfatta dal giudice c’è la “violazione del copyright” sul diritto di immagine. Il Codice dei beni culturali infatti riserva all’autorità che ha in consegna un’opera di consentirne la riproduzione previa richiesta di concessione e pagamento del canone stabilito dall’autorità stessa. Si legge però nell’ordinanza che “non risulta che Visit today abbia mai chiesto e ottenuto tale concessione, mentre è documentato che usi la figura e il nome del David per pubblicizzare la sua attività commerciale”. Questa potrebbe essere una sentenza apripista per la tutela dell’immagine di altri beni culturali. Luca Bagnoli, il presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore, ha infatti fatto sapere di voler elaborare al più presto strategie che consentano di combattere il fenomeno del bagarinaggio.

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