“Grazie alla collaborazione costante tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate” nel 2016 sono stati recuperati 6,3 miliardi di euro in termini di redditi non dichiarati ai fini Irpef e 1,6 miliardi di euro di base imponibile Irap non dichiarata. Parola di Pier Carlo Padoan. Il ministro dell’Economia, che ha fornito i dati all’inaugurazione dell’anno di studi della Guardia di Finanza, ha sottolineato rispetto al 2015 l’aumento del 10,8% dell’Iva evasa scoperta dai reparti, per un gettito complessivo di quasi 5,5 miliardi di euro.
Tra i numeri elencati, è emerso che in media nel biennio 2012-2014 il tax gap complessivo annuo è stato stimato a 107,7 miliardi di euro. Tuttavia, “si è ridotta di 0,6 punti percentuali la propensione all’evasione fiscale (al netto del lavoro dipendente), dal 33,5% del 2014 al 32,9% del 2015”. Un segnale importante, secondo Padoan, che testimonia il “cambiamento dei comportamenti dei contribuenti, orientato ad una crescente compliance fiscale e una conferma dell’efficacia della strategia del Governo”.
Il ministro dell’Economia ha affermato che l’attuale quadro generale è in netto miglioramento: “L’economia si sta rafforzando, aumenta la produzione nel settore manifatturiero e nelle costruzioni, prosegue l’espansione delle esportazioni, è aumentata l’occupazione e si è rafforzata la fiducia di famiglie e imprese”. Infine, Padoan ha parlato di un impegno “eccezionale” per superare la crisi e ha spiegato che “favorire la crescita economica e risanare il profilo della finanza pubblica sono azioni necessarie per costruire le basi di una fiducia rinnovata tra i cittadini e le istituzioni”.