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HomeEsteri Il premio Nobel San Suu Kyi: “l’immigrazione illegale diffonde conflitti e terrorismo”

Per il Nobel San Suu Kyi
"l'immigrazione illegale
è veicolo per il terrorismo"

Il dramma dei Rohingya in primo piano

Mogherini: intesa sui rifugiati vicina

di Salvatore Tropea20 Novembre 2017
20 Novembre 2017

epa06339768 Myanmar's State Counselor and Foreign Minister Aung San Suu Kyi (L) talks to High Representative of the European Union for Foreign Affairs and Security Policy Federica Mogherini during 13th Asia Europe Foreign Ministers Meeting (ASEM) in Naypyitaw, Myanmar, 20 November 2017. Myanmar is hosting the 13th ASEM from 20 to 21 November 2017 in its capital Naypyitaw. EPA/HEIN HTET

L’immigrazione illegale è un veicolo per il terrorismo e per i conflitti e le instabilità nel mondo. Con queste parole è intervenuta oggi il Consigliere di Stato e Ministro degli esteri della Birmania Aung San Suu Kyi, accogliendo nella capitale Naypyidaw i ministri degli esteri asiatici ed europei per il loro tredicesimo incontro che si terrà tra oggi e domani.

Nel suo discorso, il premio nobel per la Pace nel 1991 non ha fatto nessun riferimento esplicito alla crisi dei Rohingya, ma molti cittadini birmani considerano i profughi della minoranza musulmana degli immigrati clandestini, accusati anche di atti terroristici. San Suu Kyi ha inoltre affermato che l’immigrazione illegale è la causa anche di numerosi «conflitti sociali e persino della minaccia di una guerra nucleare».

Sulla questione Rohingya, che tocca il confinante Bangladesh in quanto terra di approdo dal Myanmar, è intervenuta l’Alto rappresentante della politica estera europea Federica Mogherini, presente insieme agli altri ministri nella capitale birmana per il meeting. «Credo ci sia una reale e concreta possibilità – ha detto la Mogherini – che Birmania e Bangladesh raggiungano un’intesa per il rimpatrio dei rifugiati» di etnia Rohingya. L’Alto rappresentante ha affermato che l’Europa continua a incoraggiare entrambi i Paesi affinché lavorino «in modo costante e bilaterale sulla questione, con il supporto dell’Ue e del resto della comunità internazionale». In tal senso per la Mogherini il colloquio avuto con Aung Suu Kyi è stato «estremamente incoraggiante» e i punti chiave su cui far leva per risolvere la crisi saranno sicuramente «l’interruzione del flusso di rifugiati, il pieno accesso umanitario allo stato di Rakhine e un rimpatrio sostenibile e sicuro».

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